OSPEDALE, CITTADINANZATTIVA SCRIVE A FICARRA: “SITUAZIONE DI ABBANDONO STRUTTURALE”

Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del malato scrive al direttore generale dell’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra, per sottolineare ancora “la situazione di abbandono strutturale dell’ospedale “Giovanni Paolo II” .

Uno stato “denunciato da tempo dal nostro Movimento, ma anche da un comitato civico composto da numerosissime sigle sindacali, movimenti associazioni, ordini professionali, circoli culturali e singoli cittadini che sicuramente non hanno la velleità d’inventarsi alcunché, ma hanno deciso di protestare spinti dal reale abbandono strutturale del nostro nosocomio che vive da quando ha perso la sua natura giuridica di Azienda ed è alla dipendenze della dirigenza di Agrigento”.

E’ di tutta evidenza e “può essere verificato semplicemente facendo un giro per i locali interni ed esterni dell’ospedale e il tutto risulta evidente a chiunque accede alla struttura”.

La lettera firmata dalla responsabile Calogera Piazza, in premessa rimarca come non si ha “intenzione d’intaccare o danneggiare l’immagine della struttura sanitaria”, anche  perché “abbiamo sempre lodato la professionalità dei sanitari che vi operano e la qualità dei servizi offerti, ma intendiamo limitarci a denunciare l’abbandono strutturale causato dall’incuria dei locali interni e dei luoghi esterni”.

Tutto ciò, secondo Piazza, è stato causato perché nel tempo non si è provveduto a curare un bene comune non riparando, come doveva essere la normalità, quanto veniva, nel tempo, a deteriorarsi. Tale abbandono e la mancanza di un normale controllo dei luoghi ha comportato, come sempre avviene quando un bene viene trascurato, che sia stato preda di vandali che hanno concorso a peggiorare la situazione.

“In tutti i luoghi si trovano porte, finestre, arredi, pavimenti rotti o non funzionanti, gli ascensori, per la mancanza nel tempo di manutenzione, si rompono continuamente e le azioni vandaliche niente hanno a vedere con il loro cattivo funzionamento. Bisogna aggiungere, cosa ancora più grave, che troppo spesso, in questi anni, apparecchi importanti per servizi da erogare ai cittadini, che si rompevano non venivano riparati e molto spesso abbiamo dovuto, dietro segnalazioni di cittadini, sollecitare anche per iscritto la dirigenza agrigentina per provvedere alla loro riparazione che non avveniva celermente”.

“E’ critica la situazione, causa l’anarchia che vi regna e per la mancanza di un filtro all’ingresso, l’area tutt’attorno alla medicina d’urgenza sempre intasata da auto posteggiate”.

La lettera non vuole “addossare colpe a Ficarra che non ha perché sono da addebitare ad altri”,  invita il manager “ad affrontare la situazione in modo concreto. Vogliamo evidenziare che quanto da noi denunciato va separato dalla problematica della definizione della rete ospedaliera, dallo sblocco dei concorsi e sulla sua classificazione, che altrettanto importante sarà affrontata dal Comitato Sanità e che sarà oggetto di confronto con le istituzioni regionali e nazionali”. 

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