MINISTRO SEVERINO, NON SOPPRIMA LE SPERANZE DI LEGALITA’ DEI GIOVANI. VENGA A SCIACCA E DISCUTA CON LORO LA CHIUSURA DEL TRIBUNALE

“Non possiamo più permetterci di tenere ancora aperti tremila uffici giudiziari minori, quindi le sedi minori vanno soppresse”. Così il guardasigilli Severino. In tv non usa mezzi termini, né sfodera doti diplomatiche. Ed a Sciacca, dove si nutrono ancora speranze, ora sono davvero preoccupati. Il Ministro ha detto anche che “non è possibile tenere in piedi tribunali la cui quantità dei provvedimenti giudiziari è al di sotto della media nazionale”.

Questa statistica, in verità, lancia un segnale, seppur timido, di speranza. Infatti, il Tribunale di Sciacca non solo è titolare di numeri importanti, ma vanta anche la qualità dei reati trattati. Molti dei quali rientrano nel perimetro della criminalità organizzata, in parole più chiare, mafia. Basta guardare i processi trattati dal presidio giudiziario per comprendere quanto deleterio sia la sua soppressione. Processi di mafia che si sono conclusi con severe condanne, confermate fino al grado definitivo della Cassazione.

Ed è proprio dai processi di mafia che si dipinge la peculiarità di un territorio stretto dai tentacoli della piovra. Piovra che storicamente ha nuotato nelle acque di una presenza mafiosa salita fino ai vertici della mafia siciliana. Insomma, boss della zona che hanno avuto un ruolo rilevante negli organigrammi della piramide criminale. E come se tutto questo non bastasse, non bisogna dimenticare che il territorio ricadente nel distretto giudiziario di Sciacca si trova nelle mire di espansione del superlatitante Matteo Messina Denaro. Vi è anche l’aspetto economico da non tralasciare, proprio quello che è al centro della spending review.

La soppressione del Tribunale di Sciacca farebbe abbatterebbe i costi di 430 mila euro l’anno. Ma solo sulla carta. Spostare tutto il personale ad Agrigento non solo avrebbe un costo superiore alla cifra potenzialmente risparmiata, ma avrebbe un costo sociale di immensa portata. Un costo che aprirebbe falle gigantesche nel tessuto sociale ed economico del territorio e che, contemporaneamente, tradirebbe la speranza delle nuove generazioni che sulla presenza della legalità hanno puntato il loro avvenire e riscatto.

Signor Ministro della Giustizia, sottoponiamo, noi del Corriere di Sciacca, una nota. A far  visita al Tribunale di Sciacca sono stati gli ex ministri Clemente Mastella e Angelino Alfano, ambedue responsabili della Giustizia, nonchè ben sei sottosegretari alla giustizia. Ci creda, il Tribunale e la Procura di Sciacca meritano la Sua attenzione diretta. Ricredersi, a volte, nella vita, è bello.

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