Maltrattamenti in famiglia, arrestato 29enne. Attività incessante dell’Arma contro la violenza di genere
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Mazara del Vallo, diretti dal Maresciallo Maggiore Vincenzo Fontana, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto un cittadino tunisino F.M., di 29 anni residente nella provincia di Agrigento, già gravato da precedenti di polizia.
La sera dell’8 giugno giunse alla Centrale Operativa dei Carabinieri la segnalazione di un acceso diverbio tra un uomo e una donna. Gli equipaggi intervenuti hanno identificato l’uomo che si sarebbe reso protagonista di episodi di violenza tra le mura domestiche, nonché di molteplici e ripetuti episodi di gravi minacce verbali e aggressioni fisiche nei confronti della sua ex convivente, per futili motivi. Le ripetute aggressioni ricevute nel tempo, per niente affievolitesi, hanno determinato la vittima a richiedere il supporto dei Carabinieri. Durante l’intervento, l’uomo ha continuato a proferire gravissime minacce alla presenza dei militari operanti per cui, data la gravità dei fatti, dopo gli accertamenti di rito, è stato dichiarato in arresto.
Nella giornata di ieri, il Tribunale di Marsala, durante l’udienza di convalida, ha condiviso l’operato dei Carabinieri e ha sottoposto il cittadino tunisino alla misura cautelare degli arresti domiciliari in un comune diverso da quello in cui risiede la vittima.
Lo sforzo operativo dell’Arma è frutto di un mirato impegno volto a tutelare, sempre più, le vittime di reati rientranti nella c.d. violenza di genere, tra cui vanno certamente compresi i maltrattamenti in famiglia.
Il bilancio della “Rete Antiviolenza dei Carabinieri” della Compagnia di Mazara del Vallo sui territori di Mazara del Vallo, Campobello e Salemi, a partire da gennaio 2019, è di quindici arresti e quarantacinque denunce. Non è solo una questione di numeri ma soprattutto di formazione, disponibilità e iniziativa che l’Arma dei Carabinieri ha messo in campo per garantire maggiore tutela delle vittime, in sinergia con tutte le Stazioni del territorio. La condivisione delle esperienze, lo scambio di buone prassi ha permesso di raggiungere degli ottimi risultati, sia per numero di denunce ricevute, sia in termini di supporto alle vittime.