LSU COMUNALI, PER SIMONE DI PAOLA LA STABILIZZAZIONE PROPOSTA POTREBBE DIVENTARE “BOMBA SOCIALE”

“Condivido e faccio completamente mie le perplessità e le preoccupazioni manifestate nella giornata di ieri dal segretario della Camera del Lavoro, Franco Zammuto, in merito ai tempi ed alle modalità di contrattualizzazione degli lsu in carico al Comune di Sciacca”.

Esordisce così il consigliere di opposizione Simone Di Paola in una lettera inviata al presidente del consiglio comunale, al sindaco ed agli assessori interessati. Di Paola ricorda la storia dei precari comunali, caratterizzata – dice – da vicende politiche improntate al più vergognoso opportunismo, caratterizzata da scelte e condotte dettate prevalentemente da squallidi calcoli ed interessi di natura elettorale.

Il consigliere comunale sostiene che i 3 milioni di euro di risorse statali destinate a Sciacca per la stabilizzazione debbano essere utilizzati, ma è preoccupato che tale impiego possa diventare un “boomerang” per le prossime classi dirigenti comunali.

Secondo Di Paola, e la pensa allo stesso modo anche la Camera del lavoro, quella che si è messa in moto non è una procedura di stabilizzazione, una semplice procedura di contrattualizzazione per complessivi 24 mesi e nulla più. “Non è affatto una svolta epocale – afferma Di Paola – si rischia invece seriamente di tramutarsi in una vera e propria bomba sociale, che la prossima amministrazione, quale che sia il suo colore politico, dovrà farsi carico di disinnescare”.

Per Di Paola non è corretto, nè moralmente accettabile che si siano messi i lavoratori dinanzi ad una scelta e imporre loro tempi tanto brevi e perentori, rispetto ad una scelta che, in un modo o nell’altro, segnerà la loro vita. Infine, rivolgendosi al presidente del consiglio comunale Calogero Bono, sollecita un confronto tra forze politiche e sindacali per valutare nel giusto modo l’impatto del meccanismo messo in moto dall’amministrazione, che a suo dire certamente segnerà il cammino, non soltanto di questa Giunta, ma anche di quella che verrà.

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