La casa albergo mai nata: da presidio per anziani a simbolo dell’abbandono pubblico

Proposta per trasferirvi il comando della polizia municipale. Un’idea che potrebbe dare finalmente una funzione all’immobile, ma che nulla ha a che vedere con la destinazione originaria

SCIACCA – Doveva essere un presidio di accoglienza per la terza età, un luogo pensato per offrire servizi agli anziani del territorio. Invece, la casa albergo di Sciacca sostituisce il teatro Popolare e diventa sempre più l’emblema di un destino beffardo che sembra colpire ogni opera pubblica finanziata con fondi regionali o statali. Costruita con diversi finanziamenti, prima in lire e poi in euro, la struttura non ha mai svolto la funzione per cui era stata progettata. Dopo anni di lavori a rilento, l’edificio è stato completato e assegnato a una cooperativa locale, che però non ha mai avviato la gestione. Con il risultato che il Comune è stato chiamato dalla Regione a restituire l’intero contributo, perché la struttura non è stata utilizzata per le finalità previste. Per anni chiusa, la casa albergo è stata riaperta solo temporaneamente durante l’emergenza sanitaria, trasformata in hub vaccinale. Un uso emergenziale, utile ma lontano dalla missione originaria. Terminata la fase pandemica, le porte sono tornate a chiudersi, lasciando l’edificio in uno stato di abbandono e inutilizzo, mentre la città continua a fare i conti con la mancanza di servizi per la popolazione anziana. La novità dell’ultima ora (ma già alcuni mesi fa era circolata una simile intenzione) è la proposta di trasferirvi il comando della polizia municipale. Un’idea che potrebbe dare finalmente una funzione all’immobile, ma che nulla ha a che vedere con la destinazione originaria. Un ripiego, forse, ma anche un segnale di quanto sia difficile a Sciacca portare a compimento un’opera pubblica secondo i tempi e gli scopi previsti. E siccome l’immobile è grande, vi si potrebbero trasferire anche altri uffici comunali al servizio di cittadini. La vicenda della casa albergo si inserisce in un quadro più ampio e preoccupante. Sciacca è costellata di progetti incompiuti, cantieri eterni e strutture abbandonate. Il lavori del prolungamento della banchina portuale ad un certo punto si sono fermati e il centiere è da due anni deserto. Le piscine comunali, che dovevano essere fiore all’occhiello dello sport locale, non hanno mai funzionato e sono ormai in stato di degrado. Il teatro popolare, ristrutturato con milioni di euro, resta senza un piano gestionale definito, e la sua futura destinazione è ancora incerta. Non solo semplici ritardi amministrativi, ma riflesso di una difficoltà strutturale, a tutti i livelli, nel gestire i fondi pubblici.