IL TESTO DEL DOCUMENTO APPROVATO OGGI AL TERMINE DELL’ASSEMBLEA SULLA PROBLEMATICA TRIBUNALE

Ecco il testo del documento approvato oggi al termine dell’assemblea di amministratori della zona e operatori della giustizia che si è tenuta nell’aula consiliare del palazzo municipale. Il documento è stato inviato ai vertici dello Stato ed al parlamento.

 

“L’Assemblea Straordinaria del Territorio riunita oggi, sabato 14 luglio 2012, nella sala consiliare “Falcone e Borsellino” del Comune di Sciacca, su convocazione del sindaco Fabrizio di Paola e del presidente del Consiglio comunale Calogero Bono, alla presenza di sindaci, presidenti e componenti dei Consigli comunali del territorio, parlamentari nazionali e regionali della provincia di Agrigento, presidenti degli ordini professionali degli avvocati di Sciacca, dei dottori commercialisti, degli ingegneri, degli architetti, dei medici, dei geologi, i componenti dell’O.U.A. Italiana e del Coordinamento nazionale Ordini Forensi Minori; – Vista l’approvazione in Consiglio dei Ministri della bozza del decreto legislativo sulla revisione delle Circoscrizioni giudiziarie che prevede incomprensibilmente la soppressione del Tribunale di Sciacca, pur non essendocene le condizioni; – Ritenuto che il Tribunale di Sciacca non può trasformarsi, con un freddo colpo di penna, da baluardo dello Stato per la legalità e la sicurezza, da elemento cardine per lo sviluppo e l’affrancamento di un intero territorio dalla mafia, in un ramo secco da tagliare; – Rilevando che si è solo guardato a un ipotetico risparmio e non al valore, alla funzione, al peso specifico, al ruolo strategico che il presidio giudiziario di Sciacca ha da decenni in un territorio che abbraccia 15 comuni dove la criminalità organizzata ha storicamente avuto una asfissiante presenza (tutto ciò dimostrato da indagini in fase preliminare e da importanti processi celebrati che hanno scardinato pericolosi sodalizi mafiosi nonché associazioni malavitose dedite alla tratta in Sicilia di esseri umani dal Nord Africa); – Evidenziando che il Tribunale di Sciacca, con un eccellente lavoro dei magistrati, ha operato in un’area a forte vocazione turistica, dove ingenti sono stati nell’ultimo decennio gli investimenti per lo sviluppo, con finanziamenti sia pubblici che privati, rappresentando una presenza tangibile dello Stato e una garanzia per una sana crescita e per attrarre l’attenzione di prestigiosi imprenditori internazionali; – Evidenziando ancora che il Tribunale opera dal 1992 all’interno di un edificio all’avanguardia in locali e attrezzature, gestito dal Comune di Sciacca con costi ragionevoli che, all’occorrenza, possono essere ulteriormente razionalizzati e che l’eventuale trasferimento ad Agrigento degli uffici giudiziari comporterà spese ulteriori per l’organizzazione della giustizia, per gli operatori e per i cittadini oltre che a rappresentare una autentica sconfitta dello Stato, un arretramento sul fronte della lotta alla mafia dopo anni di conquiste sul terreno della legalità. – Rilevando che nel nostro territorio mancano autostrade e ferrovie e che le comunicazioni con Agrigento sono pessime (il Tribunale è raggiungibile con un’ora di automobile, percorrendo un’arteria a dir poco disagevole, la fantomatica statale 115, battezzata “la strada della morte” per i continui incidenti) ed ancor più complesse e difficoltose sono le comunicazioni per i comuni della zona montana; Per tutte le ragioni di cui sopra si invitano le Commissioni Parlamentari “Giustizia, “Affari Costituzionali” e “Bilancio”, da cui il provvedimento dovrà passare al vaglio per il parere; si invita il Governo presieduto dal sen. Mario Monti, il ministro della Giustizia avv. Paola Severino, tutto il Parlamento a correggere la bozza del decreto legislativo sulla revisione delle Circoscrizioni giudiziarie, a tenere conto con serena obiettività dei criteri contenuti nella Legge Delega riguardanti la presenza di criminalità organizzata, l’edilizia giudiziaria e la viabilità, e a mantenere con forza il Tribunale a Sciacca. Questo sarà l’unico e vero guadagno dello Stato e di un intero territorio che grazie anche al Tribunale è cresciuto e si è sviluppato nella legalità e nella sicurezza”.

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