IGNAZIO MESSINA: “NO ALL’IMU, SAREBBE UN CONTO SALATISSIMO PER L’AGRICOLTURA”

 “E’ un conto troppo salato quello che Monti vuol far ricadere sull’agricoltura con l’introduzione dell’IMU. Cambia il Governo ma continua la beffa per un settore in crisi ma potenzialmente importante per la nostra economia”. Lo afferma Ignazio Messina, deputato IdV in Commissione Finanze e Responsabile Nazionale Dipartimento IdV Agricoltura e Pesca.

“Le aziende agricole italiane – prosegue il deputato- sono in forte crisi e non possono sostenere questo salasso. Abbiamo presentato pertanto emendamenti di esclusione dall’IMU per i fabbricati rurali abitativi e strumentali. Se infatti i fabbricati rurali erano esentati dall’Ici, ora, secondo quando previsto dall’art. 13 della nuova manovra, saranno colpiti dall’Imu. Tra l’altro, per quanto riguarda i fabbricati rurali ad uso abitativo, l’imposta municipale è fuori da una logica di un fisco trasparente e legittimo in quanto va anche considerato che questi edifici non vengono raggiunti da tutti i servizi generalmente offerti dai Comuni agli immobili che si trovano all’interno dei nuclei abitativi. Infine –continua Messina- abbiamo presentato emendamenti improntati ad ottenere almeno una maggiore moderazione del prelievo fiscale chiedendo l’eliminazione dei moltiplicatori e delle rivalutazioni catastali ai fini del calcolo IMU che graverebbero su fabbricati rurali e su terreni agricoli” “Nel momento in cui si parla di equità e sviluppo bisogna anche considerare una certa equità tra settori economici – dichiara il dipietrista- non possiamo pensare di sostenere sempre e solo il settore terziario delle banche e della finanza. Gli imprenditori del settore primario sono quelli che fanno la nostra economia reale e che, legati alla terra, non trasferiscono le produzioni all’estero. Come Italia dei Valori -conclude Messina- chiediamo al Governo di dare un segnale ad un settore che costituisce un punto di orgoglio e di forza del nostro Paese, con tutte le potenzialità per esercitare un ruolo di particolare rilievo nello sviluppo economico sia dell’industria alimentare, sia della produzione agricola”.

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