I NUOVI BARBARI. RIBERA, COME SCIACCA, IN PREDA ALL’INCIVILTA’

Discariche nel sito di interesse comunitario. La foce del fiume Magazzolo è ridotta un immondezzaio

L’associazione culturale di Ribera, SOS Democrazia, ha effettuato un interessanmte reportage che pubblichiamo. Il servizio rende evdiente una piaga che colpisce non solo Ribera, ma anche Sciacca e il territorio. E’ una sorta di arrivo di nuovi barbari, cittadini incivili che amano rendere il suolo pubblico come una discarica. Molto probabilmente sono incentivati dalla mancanza di controlli.

“Dall’inizio dell’estate ad non è cambiato nulla- scrivono i responsabili della SOS Democrazia-. La zona della passerella sul fiume che divide le località balneari di Seccagrande e Borgo Bonsignore è costantemente presidiata da cumuli maleodoranti di spazzatura. Molto spesso il pattume viene dato alle fiamme sprigionando la velenosissima diossina ed emanando un fetore che pervade le narici fino alla nausea. Nei pressi della discarica a cielo aperto si è insediata una tendopoli abusiva, priva di ogni elementare regola igienico-sanitaria. Risalendo gli argini del fiume il paesaggio che ci appare è desolante: siamo di fronte ad una immensa discarica comprendente ogni genere di materiale: rifiuti speciali ed ethernit compresi”.

Ma c’è di più. “La zona definita “Sito di Interesse Comunitario” dovrebbe essere deputata alla “conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche” e, vista la posizione di congiunzione tra due località “turistiche”, dovrebbe costituire un fiore all’occhiello della città. Secondo quanto stabilito dalla direttiva comunitaria “Habitat” entro sei anni dalla dichiarazione di SIC le stesse zone devono essere dichiarate, dallo stato membro, zone speciali di conservazione (ZCS). La Foce del fiume Magazzolo rappresenta una zona speciale di conservazione della “monnezza”. Non solo. Durante il periodo autunnale ed invernale per lunghi periodi l’acqua del fiume cambia colore e diventa nera con annessa schiuma chiara in superficie. E dal prezioso liquido si leva un tanfo mefitico. Una situazione drammatica che si ripete di anno in anno”.

SOS Democrazia rivolge un invito al sindaco: “Riteniamo tutto ciò insopportabile e auspichiamo che il Sindaco, responsabile della salute e della sicurezza pubblica, attivi immediatamente tutte le procedure per giungere in tempi brevi ad una bonifica del sito e ponga in essere le attività di controllo necessarie alla preservazione dell’ambiente naturale. Ribadiamo la necessità dell’istituzione rapida di una commissione comunale “salute e ambiente” che si prenda carico di monitorare e segnalare con sollecitudine le criticità ambientali e di salute pubblica del nostro comprensorio. Facciamo notare alla cittadinanza che dopo oltre sette mesi dalla richiesta attendiamo ancora una risposta da parte dell’amministrazione comunale e della presidenza del consiglio”.

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