FIUME VERDURA, SI TEMONO NUOVE ESONDAZIONI. IL CONSORZIO ARANCIA DI RIBERA CHIEDE AIUTO AI SINDACI

C’è preoccupazione tra gli agrumicoltori del comprensorio riberese, poiché, dopo i violenti nubifragi del novembre scorso che hanno causato l’esondazione del fiume Verdura, il livello delle acque che vi scorrono si è innalzato enormemente, superando in alcuni tratti l’alveo ed invadendo gli aranceti circostanti, in alcuni casi andati completamente distrutti.

Ancora oggi, nonostante gli impegni assunti, non è stato messo in opera nessun intervento di manutenzione straordinaria di sistemazione ed innalzamento degli argini  per proteggere gli agrumeti, a salvaguardia dei terreni e delle aziende danneggiate che hanno ancora vivo il triste ricordo dei danni subiti anche a seguito della violentissima pioggia del 25 novembre 2016, quando l’acqua del Verdura portò via ettari di agrumeti, danneggiando anche mezzi agricoli e abitazioni.

Il Consorzio di Tutela Arancia di Ribera Dop è fortemente preoccupato e teme che le prossime prevedibili precipitazioni possano causare ancora una volta l’allagamento degli agrumeti in cui viene coltivata la pregiata arancia di Ribera DOP, con danni incalcolabili per l’economia del comparto produttivo più importante del territorio.

L’allarme esondazione era già stato lanciato nel mese di novembre da esperti del settore che hanno messo in evidenza come il fiume Verdura sia più alto dei terreni agrumetati che si affacciano sulle sue sponde e che ogni volta a seguito di una semplice, ma consistente precipitazione atmosferica il corso d’acqua, in diverse parti del suo tracciato naturale, può allagarsi con la sua forte portata idrica negli agrumeti circostanti e danneggiare ulteriormente le aziende e la viabilità rurale.

Il Consorzio di Tutela dell’Arancia di Ribera DOP, raccogliendo le istanze dei produttori,  invita i sindaci del comprensorio agrumicolo, la Protezione civile e le autorità preposte tutte a volersi attivare per la realizzazione di  interventi urgenti di sistemazione idraulica per la messa in sicurezza del fiume Verdura, in modo da scongiurare un ulteriore disastro ambientale e proteggere le centinaia di aziende agricole da gravissimi danni che potrebbero subire.