ESTORSIONI A MANAGER DEL VERDURA RESORT, ASSOLTO TAVORMINA

Il Gup del Tribunale di Sciacca, Alberto Davigo, ha assolto   Ignazio Tavormina, di 52 anni, imprenditore di Ribera accusato di estorsione e tentata estorsione a ex general manager del Verdura Resort e nei confronti di altre persone in servizio nel lussuoso resort.

Ignazio Tavormina è titolare di una ditta che si è occupata per anni del verde agricolo del resort, con esclusione dei green. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca, sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Sciacca. A Ignazio Tavormina venivano contestati fatti compresi in un periodo che va dal 2009 al 2016. Secondo la ricostruzione degli investigatori, alla base delle presunte estorsioni ci sarebbe il contratto di appalto tra la sua azienda e il Verdura Golf. E le presunte estorsioni sarebbero partite quando il Tavormina avrebbe compreso che il management non avrebbe rinnovato il contratto di appalto per diverse centinaia di migliaia di euro.  Le intimidazioni, per gli investigatori, avrebbero permesso al Tavormina il rinnovo contrattuale per conseguire un ingiusto profitto

Il giudice non ha ritenuto valide tali contestazioni, che non erano supportate da riscontri validi ai fini giudiziari. Il magistrato inquirente Christian Del Turco aveva chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione. La difesa di Taormina, rappresentata dagli avvocati  Nicola Puma e Accursio Piro, ne chiedeva l’assoluzione. La società di sir Rocco Forte, i suoi ex general manager sono rappresentati dagli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro. In sei si sono costituiti parte civile per il risarcimento dei danni patrimoniali e morali. La società di sir Rocco Forte, Mediterranea Golf & Resort, aveva chiesto 400 mila euro,mentre 50.000 euro sono stati chiesti per ciascuno dei sei costituitisi parte civile.

Secondo gli investigatori, le estorsioni sarebbero sorte quando il general manager del tempo avrebbe considerato una riduzione del corposo appalto e porre fine al contratto. Taormina, secondo la pubblica accusa, avrebbe messo in campo un atteggiamento arrogante e intimidatorio all’interno del resort, formulando anche minacce verbali, dirette ed indirette, nei confronti di dirigenti e dipendenti del resort, finanche con atti di sabotaggio di automezzi appartenenti al resort, ma anche a privati. 

Filippo Cardinale