CASE POPOLARI VIA FANI, LA PROCURA APRE INCHIESTA SULLA RECENTE OCCUPAZIONE

La procura della repubblica di Sciacca ha aperto un fascicolo d’indagine sulla recente occupazione, da parte degli ex residenti, delle case popolari pericolanti di largo martiri di via Fani di Ribera.

Questa mattina i carabinieri hanno acquisito dalla  emittente Rmk i filmati girati dagli operatori nei giorni scorsi. Trattandosi di un’area sottoposta a sequestro, i sigilli dell’autorità giudiziaria non avrebbero dovuto essere rotti.

Investigatori ed inquirenti adesso esamineranno le immagini anche al fine di identificare le persone che si sono introdotte non solo nell’area interdetta, ma soprattutto dentro gli appartamenti.

Si apre dunque un nuovo fronte giudiziario, nell’ambito di una vicenda sulla quale la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica era già in azione da qualche tempo, cioè da quando il sindaco Pace aveva firmato le prime ordinanze di sgombero a seguito dell’informativa dello Iacp che dichiarava quegli edifici inagibili. Vicenda che, dunque, continua a registrare situazioni spiacevoli.

E questo malgrado tutti i passaggi necessari a restituire una casa degna di questo nome e soprattutto più sicura ai residenti, siano stati effettuati. Malgrado i tanti ritardi che si sono registrati soprattutto da parte della regione siciliana, siano stati regolarmente effettuati. L’ultima novità è che entro novanta giorni saranno appaltati i lavori di demolizione e ricostruzione degli edifici sui quali si indaga anche per verificare se a suo tempo furono costruiti o meno con cemento depotenziato. Undici i milioni di euro reperiti dalla regione. Sotto un profilo burocratico la questione ha trovato una sua quadratura. Tuttavia i residenti continuano ad essere impazienti, e più di una volta non hanno esitato a manifestare e protestare, violando la legge.

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