ASSALTO PETROLIFERO DAVANTI SCIACCA: CI RISIAMO, C’E’ UNA RICHIESTA DELLA NORTHEN PETROLEUM

Interpellanza al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare presentata dall’onorevole Giuseppe Marinello. Ci risiamo, continua l’assalto aslle nostre coste. Pubblichiamo l’interpellanza del deputato del Pdl.

 Interpellanza 2-01342 presentata mercoledì 1 febbraio 2012, seduta n.580

La società proponente è la Northen Petroleum, che ha presentato due istanze. La prima è ubicata nel Canale di Sicilia, a sud-ovest di Porto Empedocle ed Agrigento. La distanza dalla costa siciliana varia da un minimo di 19,7 chilometri ed ha una superficie di 334.5 chilometri quadrati. La seconda è ubicata nel Canale di Sicilia, a sud di Sciacca e ad ovest di Porto Empedocle, nella Zona «G». La distanza dalla costa siciliana varia da un minimo di 19 chilometri (circa 10.3 miglia marine) fino ad un massimo di 32 chilometri (circa 17.3 miglia marine) e l’area ha una superficie di 153, 5 chilometri quadrati. Le due richieste, secondo il deputato Giuseppe Marinello presentano notevoli criticità, sollevate peraltro anche delle amministrazioni di Sciacca e Porto Empedocle. Prima fra tutte la presenza di una forte attività sismica e vulcanica nella zona marittima interessata. A circa 26 miglia nautiche dalla costa di Sciacca e a 39 da Pantelleria, si trovano le bocche vulcaniche dell’Empedocle, ma dei rischi sismici e vulcanici, negli studi presentati della Northern Petroleum Ltd., non c’è traccia. Ulteriori problemi, scrive Marinello, derivano dalla presenza di una corrente di risalita che porterebbe gli eventuali fanghi ed oli sversati direttamente sulle coste di Sciacca, danneggiando l’economia turistica locale e le aree protette della riserva naturale orientata Foce del Fiume Platani e della riserva naturale orientata di Torre Salsa. In conclusione, la società petrolifera ha chiesto due permessi di ricerca proprio di fronte la costa saccense, non tenendo conto che nell’estate del 2010 il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare aveva vietato le prospezioni petrolifere nelle aree costiere del Mediterraneo e in tutte le aree che presentino particolare pericolosità geologica e chiede di sospendere le istanze di ricerca della Northern Petroleum Ltd., nel canale di Sicilia, sino alla definizione di una nuova normativa nazionale.

 

L’Associazione l’Altra Sciacca e il Comitato Stoppa la Piattaforma hanno, intanto, inviato 4 telegrammi al:

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,
Presidenza della Regione Sicilia,
Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente,
Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità.

“Dopo il grande successo riguardo il rigetto dei permessi di ricerca nel banco di Pantelleria che il Comitato Stoppa La Piattaforma ha ottenuto assieme a numerose associazioni siciliane ed italiane, i petrolieri ci riprovano con due permessi di ricerca di circa 420 Kmq a Sud di Sciacca ed Agrigento. La società proponente è la Northen Petroleum, i pemessi sono il d29 GRNP e il d30 GRNP”, scrivono le Associazioni. E poi: “Come al solito la popolazione non è stata informata, tant’è che è soltanto da pochissimi giorni che ne siamo venuti a conoscenza e la scadenza  per presentare osservazioni circa questi permessi è il 5 Febbraio. L’area interessata è contigua al famigerato Vulcano Empedocle e zona di riproduzione di specie ittiche di vitale importanza commerciale (ad esempio il gambero rosa). Il comitato nonostante l’esiguo tempo a disposizione si è attivato per presentare le opposizioni. Anche questa volta combatteremo per la salvaguardia del nostro mare”.

 

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