ALTRO CHE PARCO GIOCHI, E’ UNA SELVA OSCURA

Per una volta non parliamo di turisti, ma del diritto del saccense ad avere una qualità della vita che non sia mortificata dall’incuria

Non parliamo di turisti. Di quelle persone che scelgono di spendere soldi per trascorrere la vacanza a Sciacca, città nella quale si paga l’imposta di soggiorno per erogare servizi al turista. Servizi degni di una città turistica.

No,parliamo di noi, dei saccensi, dei contribuenti che pagano tasse salate per avere diritto ad una città vivibile, nella quale funzionino servizi, nella quale la qualità della vita sia apprezzabile.

Le foto (di Daniele Ciancimino) sono eloquentgi e sono la narrazione di un marchio cui maledettamente ci siamo abituati: quello dell’insufficienza. Quel marchio che all’insegna della poca disponibilità di soldi tenta di gettare un velo (pietoso) su aspetti che riguardano le priorità della città, le priorità che riguardano l’obiettivo di far vivere meglio i cittadini.

Il reportage sul parco giochi della Perriera èp emblematico di una situzione più estesa e che riguarda varie zone della nostra Sciacca. E’ il concetto stesso di qualità della vita che manca. Manca il senso civico, manca la priorità di elevare la qualità stessa della vita nelle varie culture delle amministrazioni comunali che si succedono.

Il parco giochi è un polmone per i bimbi dove vanno a giocare, ma anche per genitori e nonni che hanno la possibilità di fare quaatro passi in un giardino, in compagnia con figli e nipoti.

Per una volta non parliamo di turisti, no, parliamo di noi e dei nostri diritti a vivera in una città più pulita, più organizzata nei servizi erogati e da erogare, in una città dove il senso civico possa aumentare, in una città dove gli incivili vengano duramente sanzionati.

Le foto, scattate ieri, riguardano le condizioni del parco giuochi della Perriera.

 

Archivio Notizie Corriere di Sciacca