ACCOGLIENZA MIGRANTI: 420MILA EURO A RISCHIO DEBITO FUORI BILANCIO

E’ una catena in cui gli attori sollecitano seguendo una sequela costante: la cooperativa Arcobaleno verso il Comune, quest’ultimo verso gli altri enti pubblici che erogano i fondi, quali l’Inps e il Ministero dell’Interno. Tra i servizi erogati, la cooperativa Arcobaleno espleta anche l’assistenza ai migranti non accompagnati. Questo comprende i minori, e poi i minori che, nel frattempo, diventano maggiorenni. Sono fondi, questi, erogati dal Ministero dell’Interno.

Nel ventaglio dei solleciti inviati al Comune dall’Arcobaleno, si scopre che un ente che ritarda di molto l’accredito delle somme nel conto corrente del Comune (sono fondi vincolati e non possono essere utilizzati per altri scopi) è il Ministero dell’Interno. Un ritardo che rischia seriamente di obbligare il Comune a iscrivere 419.390 euro come debito fuori bilancio. Ciò comporta, anche, un’ulteriore livello di difficolta per la stesura del bilancio comunale.

Lo scorso 1 aprile, soci e lavoratori della cooperativa Arcobaleno, struttura che opera in diversi settori del sociale, hanno manifestato nell’atrio superiore del Palazzo di Città per i ritardi degli accrediti, da parte del Comune, per i servizi erogati.  Complessivamente la somma vantata dalla Cooperativa ammonta a 1.6 milioni di euro. Una delegazione è stata ricevuta dall’assessore Fabio Leonte. Non ha la delega specifica, ma il sindaco ha dato incarico all’assessore per dipanare la matassa.

Alla riunione ha partecipato l’assessore Leonte, il dirigente Filippo Carlino (nella sua duplice veste di dirigente del settore assistenza sociale, e direttore di ragioneria), una delegazione della cooperativa Arcobaleno.

La cifra consistente è rappresentata dai migranti (minori non accompagnati) e dalle rette per ricoveri per disabili gravissimi. In quest’ultimo caso è l’Inps ad accreditare i fondi al Comune che poi storna alle cooperative che si occupano di tale servizio.

MIGRANTI MINORI NON ACCOMPAGNATI. Dal 2016 al 2018, la somma vantata dalla cooperativa Arcobaleno ammonta a 920.000 euro. Su tale cifra, però, è in corso un contenzioso per via di una interpretazione di una circolare. In buona sostanza, la cifra in contestazione è di 371.000 euro ed è dovuta ad una tariffa applicata che va oltre i 35 euro al giorno per minore.

Al netto di questa cifra, che molto probabilmente sfocerà per vie legali, il Comune deve incassare 420.000 euro dal Ministero (almeno questa è cifra certa) per il periodo 2016-2018. Cifra che il Comune, incassata, deve accreditare alla cooperativa Arcobaleno.

Sempre sul campo dei servizi erogati ai migranti minori, vi è la struttura SPRAR (minori migranti non accompagnati), la Cooperativa deve incassare 100.000 euro. Manca la relazione del Collegio dei revisori dei conti.

RETTE PER DISABILI GRAVISSIMI, EDUCATIVA DOMICILIARE E ASSISTENZA DOMICILIARE.  La somma che il Comune deve incassare dall’Inps per poi girare all’Arcobaleno è di 348.000 euro. Un pagamento di 62.000 euro è stato effettuato dal Comune alla cooperativa Arcobaleno.

HOME CARE PREMIUN. Sono servizi di assistenza, economica e di servizio, di supporto alle persone non autosufficienti o allo stato di fragilità. I fondi sono dell’INPS che li accredita al Comune per svolgere i servizi tramite le varie cooperative, tra cui l’Arcobaleno. Per i servizi svolti da aprile a dicembre 2018 e da gennaio a febbraio 2019, la cooperativa Arcobaleno ha reso servizi per 126.000 dal Comune. Su tale cifra, il Comune ha liquidato alla cooperativa 62.000 euro.

Dalla riunione tra i responsabili della cooperativa Arcobaleno, l’assessore Fabio Leonte e il dirigente Filippo Carlino, è emerso anche che deve essere migliorata la procedura di rendicontazione dei servizi. Il tutto per rendere più efficace l’iter che si conclude con i pagamenti delle fatture. In tale contesto, va anche considerata la lentezza dei tempi da parte del Ministero dell’Interno e della stessa INPS. Quest’ultima ha istituito una specifica Commissione che esamina le pratiche.

Va sottolineato che il Comune, ricevute le somme dai vari Enti, provvede alle liquidazioni delle fatture, previa verifica delle rendicontazioni. Le somme che il Comune riceve sono vincolate e, quindi, non possono essere utilizzate per altri pagamenti.

Filippo Cardinale