A SCIACCA E’ SEMPRE PIU’ ALLARME POVERTA’

Gli edili vanno in Comune e chiedono ancora Cantieri di lavoro che la Regione non finanzia più…

La città chiede con forza che i candidati alle elezioni amministrative si impegnino con determinazione per superare l’emergenza lavoro e l’allarme povertà che cresce sempre di più.

Nella città che da 40 anni fonda il proprio sviluppo sul turismo ma che deve fare giornalmente i conti con il continuo innalzamento della fascia di famiglie in stato di indigenza, di giovani che si iscrivono nelle liste dei disoccupati dell’ufficio del lavoro e di cittadini che presentano istanze in Comune per ottenere un contributo, seppur minimo, di sostegno.

I numeri sono drammatici e con essi anche le testimonianze di quanti occupano ruoli istituzionali e diventano riferimento di famiglie che chiedono aiuto: ogni giorno in Comune arrivano persone insospettabili che chiedono soldi per mangiare, il parroco di San Michele, Don Pasqualino Barone, segnala che c’è tanta gente che non lavora e chiede aiuto per pagare le bollette di luce e telefono o per acquistare la bombola del gas.

Sono tanti gli operai, edili in particolare, che ogni giorno si presentano in ufficio e chiedono notizie sui cantieri di lavoro, quei progetti finanziati dalla Regione, che a Sciacca nel 2011 hanno dato occupazione per soli tre mesi a circa 180 operai generici. Ci si aspettava il rinnovo per il 2012, ma anche la Regione non ha fondi per il lavoro, pensa di più agli eventi per lanciare il turismo.

Non ci sono prospettive incoraggianti nemmeno per il precariato. Chiedono aiuto anche nelle sedi dei sindacati, ma anche da quelle parti non possono che allargare le braccia.

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