35 ANNI FA LA STRAGE DI USTICA. IL DC 9 DELL’ITAVIA ABBATTUTO DA UN MISSILE

Oggi ricorre il XXXV anniversario della strage di Ustica nella quale persero la vita 81 persone, 77 i passeggeri del volo IH870 e 4 i membri dell’equipaggio che scomparvero in mare a bordo del DC9 Itavia I-TIGI in volo quella notte da Bologna a Palermo e precipitato per 7.500 metri.
27 giugno 1980, Ore 20, 59 minuti e 45 secondi.  Sui radar,  punto di coordinate 39°43’N e 12°55’E, scompare dalla schermo radar un velivolo civile. E’ il Dc9 I-TIGI della società Itavia, in volo da Bologna a Palermo, nominativo radio IH870, con a bordo 81 persone, 78 passeggeri e tre uomini di equipaggio. Il controllore di turno cerca di ristabilire il contatto con il pilota del Dc9. Lo chiama disperatamente una, due, tre volte. A rispondergli solo un silenzio di morte. Scatta l’allarme, ma non scattano i soccorsi che arrive- ranno sul punto di inabissamento dell’aereo, a metà tra le isole di Ponza ed Ustica, soltanto la mattina dopo. Un ritardo sospetto. Così come misteriosa è la causa della scomparsa del Dc9. La cosa più facile? Attribuire il disastro ad un difetto strutturale dell’aereo, un cedimento. La tesi del cedimento strutturale del Dc9 dell’Itavia resterà per quasi due anni la spiegazione ufficiale della tragedia, tanto che la società proprietaria dell’aereo diventerà il primo capo espiatorio e sarà costretta a scio- gliersi. Ma in ambienti giornalistici la tesi semplicistica    della  sciagura.

Il Dc 9 Itavia fu abbattuto da un missile. L’ultimo tassello che ancora manca è quello di stabilire di quale nazionalità è quel missile. Usa o Francia?
Mentre a Bologna, luogo di decollo del Dc9 dell’Itavia ogni anno si organizzaziono eventi di memoria, a Palermo la strage di Ustica è fuori da ogni memoria.

Lo scorso anno, a Sciacca, su iniziativa del Corriere di Sciacca con la collaborazione del Bordo dello Stazzone, fu installata una statua per ricordare il tragico incidenze. Erano presente quasi tutti i familiari delle vittime.

Nella seconda e terza foto, la celebrazione dello scorso anno allo Stazzone con la presenza delle famiglie delle vittime e l’istallazione dell’opera artistica dedicata alla strage di Ustica

 

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