TERME, LA REGIONE BACCHETTA IL COMUNE: “NON SVOLTA L’ATTIVITA’ RICHIESTA”

Ieri pomeriggio doveva essere la giornata della visita a Sciacca dell’assessore all’Economia Gaetano Armao. Era stato programmato un incontro a Palazzo di città di pomeriggio e poi un sopralluogo al Parco delle Terme, nell’ala della struttura adibita alle cure termali dove è stato appiccato il fuoco che, fortunatamente e tempestivamente, è stato domato dai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Sciacca. Fiamme che avrebbero potuto provocare ingenti danni all’edificio che include anche l’albergo.

Ma al posto dell’assessore Armao, al sindaco è arrivata una lettera datata 3 agosto (prot. 18285), mentre la riunione è stata rimandata a lunedì prossimo a Palermo alle ore 15. Mittente l’assessorato regionale all’Economia, Dipartimento regionale delle Finanze e del Credito, Servizio 7, Demanio e Patrimonio indisponibile. La lettera è firmata dal Dirigente Generale Benedetta Cannata e dal Dirigente del Servizio Elena Scalone.

Una lettera che non solo smentisce quanto dichiarato dal sindaco nei giorni scorsi, ma evidenzia che il lavoro svolto e coordinato dal dirigente del 1° Settore del Comune di Sciacca, Michele Todaro, ha deragliato dal significato vero del verbale di consistenza dei beni immobili oggetto della concessione dello scorso 25 ottobre.

Una bacchettata che equivale ad una bocciatura del lavoro svolto dal Comune. Non è quello, in buona sostanza, richiesto dalla Regione e ribadito nel corso della riunione, verbalizzata, avvenuta a Palermo lo scorso 13 dicembre.

In buona sostanza, nella lettera della Regione di ieri, è scritto che non risulta che codesto Comune abbia svolto l’attività per la quale si era assunto l’impegno, al fine di produrre per ciascuno degli immobili, la seguente documentazione.

Ma cosa chiedeva la Regione e continua a chiedere? La relazione tecnica descrittiva degli interventi da effettuare con la necessaria ed opportuna distinzione fra quelli da effettuare sui corpi di fabbrica e quelli da effettuare sui vari impianti; la quantificazione del costo dell’intervento mediante la produzione di un appositi computo metrico; relazione d’accompagnamento al computo metrico che dia indicazioni della tipologia dell’intervento, delle schede tecniche adottate che hanno portato all’individuazione delle voci di prezzo che formano il computo; l’elenco dei prezzi di computo.

Ma cosa ha ricevuto la Regione dal Comune? Allo stato odierno la documentazione pervenuta allo scrivente Dipartimento, per il tramite del Dipartimento Tecnico Regionale- scrive il Dipartimento regionale delle Finanze e del Credito, Servizio 7, Demanio e Patrimonio indisponibile-, e quella visionata fra la documentazione ricevuta dall’Assessorato, risulta la seguente: rilievo fotografico dell’immobile denominato ex Convento San Francesco; planimetria generale, rilievo fotografico, sintetica relazione descrittiva dello stato di conservazione e degli interventi e computo metrico del Parco delle Terme e delle Piscine sulfuree all’interno del Parco; sintetica relazione descrittiva e rilievo fotografico dell’immobile denominato Piscine Molinelli; sintetica relazione descrittiva e rilievo fotografico dell’immobile denominato Gran Hotel delle Terme.

La lettera conclude con una osservazione certamente non positiva: Poiché appare di tutta evidenza che quanto ad oggi pervenuto risulta essere insufficiente e/o non adeguato per rendere, alla data odierna, esecutiva la concessione, si invita Codesto Ente a far pervenire quanto sopra richiesto in tempi brevissimi.

Poi l’ultima avvertenza: La mancata formalizzazione di dette risultanze, come è noto, impedisce l’emanazione del provvedimento amministrativo che conferisca efficacia alla concessione già rilasciata. Circostanza che rinvia a tempi indefiniti la necessaria valorizzazione del complesso termale.

La lettera, in verità, inizia con una premessa netta. Com’è noto con atto sdel 25 ottobre del 2017, l’Amministrazione regionale ha dato in concessione a Codesto Comune di Sciacca conl’obbligo di esguire sugli immobili oggetto della concessione lavori di ristrutturazione, recupero, restauro conservativo, adeguamento a norma di legge dei beni concessi ed occorrenti all’attuazione degli interventi speciali di sviluppo del turismo termale…….attraverso la coltivazione del relativo giacimento termale”.

La lettera ricorda anche che nella riunione dello scorso 13 dicembre a Palermo, è stata stabilita tra l’Amministrazione regionale (Dipartimento regionale Tecnico) ed il Comune di Sciacca, l’intesa operativa in base alla quale l’attività di verifica per l’accertamento dello stato di conservazione e di manutenzione degli immobili e degli impianti propri degli immobili, nonché dell’impiantistica termale, doveva essere svolta dagli uffici di codesto Comune.

Abbiamo sempre scritto che l’allora assessore del PD, Baccei, riuscì a togliere dalle mani della Regione una patata bollente per trasferirla nelle mani di un Comune che ha grossi problemi a gestire l’ordinaria amministrazione. La lettera di ieri è una conferma.

Filippo Cardinale


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