TERME: ARRIVA DECRETO INGIUNTIVO DA EX MEMBRO DEL CDA

Salvatore Caltagirone ricorre al provvedimento del Tribunale per ottenere 44 mila euro per indennità di carica

Alla società termale arriva anche il decreto ingiuntivo dell’ex componente del Consiglio di Amministrazione, Salvatore Caltagirone. Ingiunge, tramite la Sezione civile del Tribunale saccense, la somma di 44.713,70 euro, oltre interessi spese. L’importo richiesto riguarda l’indennità di carica per l’ultimo biennio. Indennità che non è stata incassata neanche dagli altri componenti dello sciolto organo amministrativo della Terme di Sciacca Spa, ma non sono giunti al punto di far emettere un decreto ingiuntivo.

E dire, che proprio il vecchio Cda, del quale faceva parte Caltagirone, si è trovato a fronteggiare diversi decreti ingiuntivi da parte di creditori. Sembrava una diligenza del far west attaccata dalle frecce dei “indiani” creditori. E mentre l’ex componente del Cda, Salvatore Caltagirone, reclama circa 45 mila euro di indennità, l’attuale amministratore unico della società termale, Carlo Turriciano, reclama allo stesso Caltagirone un conto di circa 20 mila euro per fatture relative a servizi vari usufruiti ma che, secondo Turriciano, privi di giustificazione. Soggiorni al Grand Hotel per ospiti, telefonate, pranzi e cene. Fatture di servizi fruiti da Caltagirone, ma intestate alla Terme di Sciacca Spa.

In verità, sono tanti i capitoli della storia recente delle Terme, alcuni dei quali si tingono di cronaca giudiziaria con due inchieste in corso da parte della magistratura inquirente. Una delle quali culminata anche con un avviso di garanzia ad un responsabile che, attualmente, si trova sospeso dal servizio. L’ipotesi accusatoria riguarderebbe la truffa aggravata.

Il vecchio Consiglio di Amministrazione, alla cui guida era stato nominato Carmelo Cantone e amministratore delegato Giovanni Lupo, sin dalla suo insediamento si era tinto di coloritura politica, come del resto tutte le società partecipate della Regione. I classici posti di “sottogoverno” dedicati dalla politica agli amici, o ai delusi dal consenso elettorale di chi si è cimentato nella competizione, o di chi è stato “trombato”. La composizione del Cda fu effettuata seguendo con rigore il manuale Cencelli. Ma mentre c’è chi reclama le indennità ancora non percepite, c’è anche chi non controlla l’effettivo operato di chi è stato nominato ad amministrare. La Regione verifica che risultati hanno ottenuto gli amministratori? Rimane l’auspicio che il processo di “valorizzazione” delle Terme giunga finalmente a termine con l’affidamento delle strutture ad un privato. E che cali definitivamente il sipario dei paradossi che abbondano alla Terme.

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