SCONTRO BELLANCA-MONCADA, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ABBANDONA RIUNIONE INDETTA DAL SINDACO

Il diverbio reso noto oggi dallo stesso Bellanca: l’esito dell’incontro non è stato “rose e fiori”

Il presidente del consiglio comunale di Sciacca, Filippo Bellanca, rivela oggi alla stampa di avere avuto uno scontro con il patron della Moncada Energy, Salvatore Moncada. nel corso della riunione che si è svolta ieri al Comune, organizzata dal sindaco Vito Bono.

Bellanca oggi ha diffuso una lunga nota stampa, che riportiamo, con cui descrive l’episodio e sottoinea l’interesse del Comune di Sciacca ad attivare investimenti nel territorio che portano sviluppo, ma allo stesso tempo la legittima richiesta della comunità tutta di salvaguardare il territorio e la trasparenza deglle procedure.

Bellanca avrebbe fatto delle domande a Moncada, ottenendo delle risposte che hanno indotto il presidente del consiglio comunale ad abbandonare la riunione. Ecco il testo della sua nota stampa di oggi:

“Nel pieno rispetto del comportamento trasparente, leale e riguardoso che da due anni e mezzo contraddistingue l’attività di questa Presidenza, mi preme trasferire anche alla comunità locale, che mi onoro di rappresentare, la mia delusione per l’atteggiamento indisponente manifestato ieri mattina dal massimo dirigente della Moncada Energy nel corso di un incontro con le istituzioni locali, promosso dal Sindaco Vito Bono. L’episodio non è stato opportunamente rilevato dai mezzi di informazione che erano presenti alla riunione, ma desidero venga portato all’attenzione della cittadinanza allo scopo di rimarcare, se mai ce ne fosse bisogno, come questa città, e le rappresentanze istituzionali che la compongono, siano fortemente desiderose di contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio, senza però trascurare il rispetto delle regole, della legalità e di un ambiente che troppo volte in passato è stato mortificato. Poco dopo l’inizio dell’incontro con il responsabile del gruppo imprenditoriale che nel campo dell’energia sta elevando il nome della nostra provincia nel mondo, ho avuto modo di portare all’attenzione dei presenti la necessità di chiarire ogni aspetto dell’attività svolta presso lo stabilimento ex Kronion, ed in particolare l’origine dei cattivi odori segnalati ogni giorno da quanti risiedono in contrada Piana Scunchipani. Nella veste di Presidente di un’assemblea civica eletta democraticamente, ho ritenuto legittimo rappresentare le legittime preoccupazioni segnalate dai cittadini, anche se non supportate da considerazioni tecniche e scientifiche che richiedono successivi approfondimenti. La risposta del rappresentante del Gruppo Moncada ha mostrato un atteggiamento rigido, poco collaborativo e poco riguardoso rispetto al clima cordiale della riunione alla quale era stato invitato. Il curioso e tedioso collegamento che lo stesso ha poi fatto con altri rappresentanti delle Istituzioni che con il Gruppo Moncada conducono da tempo una polemica, è inoltre apparso fuori luogo e irrispettoso del ruolo che il sottoscritto ricopre e per il quale era stato invitato all’incontro. Ho quindi deciso di rinunciare a partecipare alle fasi successive della riunione, senza con questo mostrare apprezzamento per eventuali ricadute positive che l’investimento potrà avere per il nostro territorio. Ritengo però opportuno che da parte degli uffici ci sia un accurato e approfondito esame del progetto presentato per ampliare le attività svolte nella distilleria di contrada Piana. Porterò la questione all’esame della Conferenza dei Capigruppo e saremo ben lieti, in quella sede, di esaminare i dettagli del progetto e nel contempo anche l’eventuale relazione di esperti nominati dal Comune di Sciacca. Nessuno vuole lanciare gratuiti allarmismi, ma nessuno può allo stesso tempo impedire a questa Presidenza ed al Consiglio comunale ed alla cittadinanza di sollecitare chiarimenti e approfondire tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. E non autorizziamo nessuno a parlare preventivamente di strumentalizzazioni politiche o similari quando c’è in gioco lo sviluppo della città. Gli investimenti riguardanti il territorio che rappresentiamo debbono essere dotati non solo degli opportuni pareri delle autorità preposte, ma anche del ben più importante via libera della comunità tutta, la stessa che alcuni anni fa, in barba all’ufficialità delle autorizzazioni ed ai ritmi della burocrazia, appose migliaia di firma per convincere un imprenditore di spessore internazionale a continuare ad investire nel nostro territorio e non si tirerebbe indietro nel fare altrettanto per mandarlo via se non dovessero essere garantiti il rispetto delle persone e delle risorse naturali. Siamo pertanto favorevoli ad ogni iniziativa imprenditoriale che nasce nel nostro territorio, ma siamo anche moralmente obbligati a stare ogni giorno dalla parte del cittadino che chiede trasparenza e informazioni”.

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