Riscossione Sicilia dovrà presentare un apposito piano industriale prima di predisporre la chiusura
Le sedi di Riscossione Sicilia di Vittoria, Marsala, Milazzo, Taormina, Sciacca, Modica, Termini Imerese, Acireale e Paternò, non chiuderanno il prossimo 15 settembre. La notizia, diffusa poco fa dal deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, ridà il sorriso a tanti dipendenti ed anche alle comunità dei territorio interessati, costrette a programmare trasferte nelle sedi provinciali.
Riscossione Sicilia dovrà presentare un apposito piano industriale prima di predisporre la chiusura. La politica regionale ha risolto il problema, almeno lo ha temporaneamente tamponato e guadagnato tempo.
La storia della chiusura degli sportelli periferici è, da qualche mese, al centro del dibattito politico. Da una parte c’è l’Assemblea regionale siciliana che, con Legge e con ordini del giorno, ha stabilito che le sedi periferiche di Riscossioni Sicilia spa – società partecipata con il 99 per cento delle azioni dalla Regione siciliana – non debbono chiudere i battenti.
Nonostante una Legge e gli ordini del giorno le sedi periferiche della società continuavano però ad essere sbaraccate, una dopo l’altra.
Oggi si è riunita la Commissione Bilancio e Finanze per affrontare questo tema e trovare una soluzione, incontrando delegazione di sindaci tra cui anche Sciacca. Della delegazione del Comnune di Sciacca, presente a Palermo, hanno fatto parte il sindaco Fabrizio Di Paola, il presidente del Consiglio comunale Calogero Bono e i consiglieri comunali Filippo Bellanca e Giuseppe Milioti.
Presenti all’audizione in Commissione Bilancio dell’Ars molti parlamentari, tra cui Margherita La Rocca Ruvolo, Giovanni Panepinto, Matteo Mangiacavallo e Pietro Alonge. In rappresentanza del governo, presente l’assessore regionale all’Economia Roberto Agnello.