REGIONE: COMMISSARIO STATO IMPUGNA DDL CHE PREVEDE MUTUO DI 558 MLN. LOMBARDO INTENDE PROMULGARLA INTEGRALMENTE

Il commissario dello Stato ha impugnato il ddl ”Autorizzazione al ricorso ad operazioni finanziarie” approvato dall’Ars nella seduta dello scorso 27 aprile che prevede un mutuo di 558 milioni. Col ddl la Regione aveva aggirato la precedente impugnativa del commissario che aveva cassato ottantadue commi della Finanziaria, tra cui quello che prevedeva un mutuo che pero’ non specificava la destinazione delle risorse. Nella seconda versione, impugnata oggi, il governo aveva collegato i fondi del mutuo a specifici capitoli di bilancio.

Non tarda ad arrivare la dichiarazione del Presidente della Regione, Raffaelel Lombardo. Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha deciso di avvalersi dei poteri attribuiti dallo Statuto e promulgare integralmente la legge “Autorizzazione al ricorso ad operazioni finanziarie”, approvata dall’Assemblea regionale siciliana nella seduta dello scorso 27 aprile, nonostante l’impugnativa avanzata dal Commissario dello Stato.

“Nel pieno convincimento che le scelte normative approvate dall’Ars, oltre che legittime, rispondano in modo efficace alle esigenze di comparti essenziali dell’amministrazione e del territorio – dalla forestazione, agli interventi infrastrutturali – il governo regionale ha quindi assunto la determinazione di promulgare la legge, a difesa delle competenze legislative della Regione siciliana, in relazione all’infondatezza dei rilievi avanzati dal Commissario dello Stato. Tra l’altro – continua la nota di Palazzo d’Orleans – nell’impugnativa si censurano le modalita’ con cui la Regione siciliana intende finanziare i propri investimenti in materia di prevenzione e manutenzione straordinaria del patrimonio boschivo.

Si tratta di rilievi contestati dal governo regionale, poiche’ le scelte legislative dell’Assemblea regionale siciliana, oltre ad essere in piena armonia con le normative e i regolamenti comunitari, attingono anche al principio della “somma urgenza” legata ad interventi di carattere straordinario. Per queste ragioni,la promulgazione integrale della legge appare un atto doveroso e costituzionalmente corretto”.

“E’ l’ulteriore occasione – commenta il Presidente – per rilevare l’ingerenza del Commissario dello Stato, che si ritiene lesiva dell’Autonomia statutaria”.

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