REGIONE, ANCHE LA BORSELLINO VA VIA. IL FLOP DELLA “RIVOLUZIONE” DI CROCETTA

Con le dimissioni di Lucia Borsellino, sono 37 gli assessori sostituiti da Crocetta in 30 mesi di governo. La media di 1,23 a mese. E’ una cifra da record. Forse,l’unica che risalta in questi trenta mesi di governo Crocetta. Il resto è un flop e non c’è stata nessuna “rivoluzione” che doveva cambiare la Sicilia. L’Isola continua a vivere nel dramma della disoccupazione, della crescita zero, della difficoltà della viabilità, della drammatica situazione finanziaria della Regione.

Il tutto mentre la classe politica litiga e rumoreggia nel tentativo di darsi una verginità. Lucia Borsellino, la figlia del magistrato ucciso dalla mafia, l’assessore simbolo della Giunta Crocetta, lascia la carica di assessore alla Salute. E dopo lei seguirà quella della Vancheri, assossore alle Attività Produttive.

Il Pd è allo sbando. Il deputato Ferrantelli ormai dice pubblicamente di “staccare la spina”, mentre il collega Giovanni Panepinto sostienen che “così non si può andare avanti e se non si cambia è meglio andare a casa”.

Molto probabilmente, si voterà nella primavera dell’anno prossimo. Ufficialmente la spina non è stata staccata, ma la corremte che passa attraverso quella presa è davvero fioca. Renzi è per nuove votazioni in Sicilia.

Crocetta si è rivelato inadeguato a guidare la Regione. La rivoluzione si fa attraverso le riforme utili ad un territorio. Non è azzeccata una. E nel Parlamento siciliano, si legifera davvero nulla.

E’ utile a questa nostra Isola staccare davvero la spina e ritornare al voto, con persone credibili e una classe politica rinnovata.

 

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