PIANO ENERGETICO COMUNALE: GLI UFFICI CHIEDONO AIUTO AI TIROCINANTI UNIVERSITARI

Gli uffici tecnici comunali sono oberati di lavoro e non possono smaltire direttamente pratiche importanti come la redazione del Piano Energetico Comunale

Il dirigente Giuseppe Bivona “è costretto ad affidare le fasi ricognitive e di raccolta dati a tirocinanti , attraverso progetti formativi e di orientamento universitario a carattere trimestrale, con la supervisione e le indicazioni dell’ufficio”.

Il Piano Energetico Comunale rientra tra le innumerevoli emergenza che l’Uffico tecnico deve affrontare considerato anche che vi sono sono parecchi megaprogetti di impianti di produzione di energia elettrica presentati e da realizzare sul territorio saccense. Un numero consistente che ha attirato la preoccupazione della gente e dei consiglieri comunali per il serio rischio di deturpare il territorio, vocato al turismo come risorsa economica principale per lo sviluppo.

C’è anche un’interpellanza parlamentare presentata dal deputato del Pdl, Giuseppe Marinello. E’ stato lo stesso presidente del Consiglio comunale, Filippo Bellanca, a inviare una lettera al dirigente dell’Ufficio tecnico sollecitando la redazione del Piano Energetico Comunale per porre un regolamento capace a individuare zone e limiti di impianti che possono essere impattanti e deturpanti l’ambiente.

Ma il dirigente Giuseppe Bivona non ha potuto fare altro che alzare bandiera bianca e mettere per iscritto le difficoltà in cui opera l’Ufficio a causa della insufficienza dell’organico. L’architetto Bivona ha evidenziato nella lettera inviata alla Presidenza del Consiglio comunale che ha già iniziato le fasi delle indagini preliminari e che le attività sono complesse e numerose. Ma “in considerazione delle numerose incombenze istituzionalmente rassegnate allo scrivente Settore, sempre più oberato da nuovi e complessi adempimenti, ed in ragione della carenza di personale tecnico, sempre più ridotto anche per effetto del mancato turn-over, lo scrivente è stato costretto ad affidare le superiori fasi ricognitive e di raccolta dati a tirocinanti universitari”.

 

Premessa per redigere un Pec sono le attività di:

– di ricognizione delle istanze presentate ed acquisite presso il 6° Settore Ecologia e Impianti al fine di poter rappresentare l’impatto insediativo

– la quantificazione delle strutture, la loro distribuzione e dislocazione nelle aree interessate;

– la suddivisione per tipologie (eolico, fotovoltaico a pannelli fissi, a parabole mobili e/o concentrazione, biomasse, geotermico), la potenza proposta, la superficie occupata;

– la rappresentazione grafica delle aree sottoposte a vincoli, diretti e indiretti (ambientali, paesaggistici, archeologici, di rischio idrogeologico, S.I.C., Z.P.S., di immodificabilità temporanea, ecc.) anche in funzione delle previsioni territoriali contenute nell’adottando piano paesaggistico redatto dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento;

– la rappresentazione delle aree sottoposte a colture specializzate o protette;

– la rappresentazione delle aree sottoposte a pianificazione urbanistica (zone di espansione per le residenze stagionali, a vocazione turistico-alberghiera, per gli insediamenti produttivi);

– la rappresentazione delle fasce dì inedificabilità assoluta o parziale decorrenti dalla battigia e discendenti dalla regolamentazione ex L.R. n.78/76 e L.R. n.431/85;

– Le superiori informazioni saranno riprodotte in apposite tavole, a rappresentazione grafica tridimensionale, anche per poter valutare la situazione planoaltimetrica e l’esposizione solare delle aree prescelte.

Dopo l’espletamento delle predette fasi ricognitive e conoscitive si provvederà, per sottrazione territoriale, ad individuare e perimetrale le aree in cui ammettere la installazione degli impianti, anche con riferimento alle tipologie costruttive per mitigare gli eventuali impatti visivi. Nel contempo, si provvederà a redigere la connessa disciplina regolamentare ed esecutiva.

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