L’ULTIMA DI CROCETTA: “CHI CONTRASTA LE TRIVELLAZIONI E’ CONTRO LA MODERNITA'”

“Con questo accordo risolvo i problemi occupazionali non solo di Gela, ma anche di Palermo – dove si costruiranno le trivelle – e delle zone industriali di Milazzo e Priolo, dove sarà raffinato il greggio”.

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, difende l’accordo stipulato con i petrolieri: “Vale 500 milioni e 6.500 posti di lavoro. E non avrà alcun impatto sull’ambiente. Chi lo contrasta è un nemico della modernità”.

“Nel protocollo d’intesa con Assomineraria di giugno, ripreso dall’accordo con l’Eni per la salvaguardia dell’occupazione di Gela – dice il governatore – siamo andati ben oltre le prescrizioni della normativa ambientale nazionale e siciliana. E abbiamo posto fine all’estrazione selvaggia del petrolio. Stabilendo che ogni singola trivellazione debba essere vagliata da una speciale commissione composta da dirigenti della Regione. Ogni investimento sarà compatibile con il contesto ambientale, paesaggistico e archeologico. State tranquilli, non vedrete le trivelle nella Valle dei templi”.

Ma continuano le polemiche sull’impegno, assunto da Crocetta, a non aumentare le royalty: “Sì, esiste quella clausola ma io devo governare e l’Ars può approvare o meno, è libera di fare quello che vuole. I termini sono chiari per tutti: se l’Assemblea aumenterà le royalty, le società petrolifere potranno andarsene. Ognuno si prende le proprie responsabilità. Ma avere il petrolio nel sottosuolo e non tentare di venderlo è pura follia”.

 

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