IMU: MA PERCHE’ I CANDIDATI A SINDACO NON NE PARLANO ?

La Cgil invoca impegni precisi anche in campagna elettorale. Ma di aumento di tasse (obbligatorio per sanare i conti) è difficile parlarne

La Camera del Lavoro di Sciacca chiede ai candidati a Sindaco della città se nel loro programma hanno previsto di adottare un regolamento comunale sulla tassa sugli immobili (IMU) che da qui a poco riguarderà circa l’80% dei cittadini.

Lo chiede (e se lo chiedono anche molti elettori) Franco Zammuto, della Cgil. Più precisamente, tenuto conto che la legge 201/2011 concede margini di variazioni in aumento o in diminuzione di 0,2 punti percentuali dell’imposta sull’abitazione principale stabilita per legge allo 0,4%, Zammuto chiede se e in quale misura, i candidati a Sindaco, intendono intervenire in favore di quei cittadini proprietari di un solo immobile di categoria economica popolare.

Si chiede inoltre se per i possessori della seconda casa, che invece scontano una imposta dello 0,76 %, aliquota modificabile in aumento o in diminuzione sino a 0,3 punti percentuali, se saranno previste agevolazioni in favore di chi la cede in locazione utilizzando i contratti agevolati o a quanti concedono l’immobile in comodato gratuito in favore dei figli, questultimo provvedimento peraltro già previsto dal precedente regolamento. E se, eventualmente, intendono adottare altre forme di riduzioni o aumenti per altre categorie di cittadini (pensionati) o di categorie di immobili (fabbricati rurali), considerato lo stato di crisi che attraversano i diversi comparto produttivi.

La Camera del Lavoro, considerato che l’IMU investe indiscriminatamente tutte le categorie sociali di cittadini, ritiene l’adozione del regolamento un segno importante per valutare il grado di sensibilità e l’indirizzo politico dei futuri candidati a Sindaco verso le problematiche economico-sociali dei cittadini.

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