FONDAZIONE COMUNITARIA AG E TP CONTRO LA POVERTÀ EDUCATIVA
La Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani conferma il suo impegno per far fronte all’emergenza sociale ed economica derivata dalla diffusione dell’epidemia Covid-19.
Infatti, dopo aver realizzato un intervento per il sostegno alimentare alle persone più deboli e fragili attraverso l’acquisto di oltre 2.000 buoni spesa, nei giorni scorsi ha avviato una nuova iniziativa per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Con la chiusura degli istituti scolastici le famiglie hanno dovuto reinventare il loro ruolo anche di fronte ad un nuovo modo di fare scuola con l’avvento della didattica a distanza. L’uso della tecnologia nell’educazione e nella formazione dei più giovani se da un lato rappresenta un’opportunità dall’altro rischia di aumentare i divari culturali, sociali ed economici di quei bambini e ragazzi che vivono situazioni di povertà e fragilità.
Per questo motivo la Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani in collaborazione con Lenovo, primo produttore di PC al mondo, ha messo a disposizione 32 notebook a bambini e ragazzi di alcuni istituti scolastici (scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) di Agrigento, Licata, Realmonte, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Petrosino, S. Ninfa, Partanna. Le situazioni più a rischio povertà educativa sono state individuate grazie alla collaborazione con gli Uffici Scolastici Provinciali e gli istituti scolastici.
Questo intervento è stato reso possibile grazie alle donazioni arrivate attraverso la raccolta fondi promossa dalla Fondazione Comunitaria che hanno permesso l’acquisto di 16 notebook per un totale di 7.500 Euro. Inoltre, sono stati messi a disposizione dei bambini e dei ragazzi altri 16 notebook donati dalla multinazionale Lenovo. Per un totale di 32 notebook donati.
«La tecnologia ci dà una grande opportunità per continuare a custodire la relazione educativa e formativa, dichiara il direttore della Fondazione Comunitaria Giuseppe La Rocca. In questa situazione di emergenza, tuttavia, molti bambini e ragazzi non erano ancora attrezzati per usufruire della didattica a distanza e quindi si rischiava di aumentare i divari e acuire situazioni a rischio povertà educativa. Per questo motivo abbiamo deciso di fornire ad alcuni bambini e ragazzi della nostra comunità gli strumenti tecnologici necessari per continuare l’attività scolastica».