DA BILATERALE A TRILATERALE. ALLA RICERCA DI UNO SLANCIO PERDUTO

Ieri sera incontro Fli e Api, stasera Fli, Api e Mpa. Il terzo polo si riunisce per “stimolare” Vito Bono. Il Pd continua i bilaterali

Ieri sera si è svolto l’incontro bilaterale Fli e Api. Ignazio Perrone, Simone Di Paola, Filippo Bellanca e Maurizio Grisafi per l’Api e Alberto Sabella, Gioacchino Marsala, Agostino Friscia e Nicola Assenzo per Fli, si sono dati appuntamento per un incontro politico sulla questione attuale, e cioè imporre a Vito Bono quella svolta necessaria per uscire da un pantano che di fatto rende immobile l’azione politica-amministrativa del sindaco.

Il nocciolo della questione alberga nella richiesta di un azzeramento della giunta e di una sua nuova ricomposizione con una squadra capace di dare slancio ad una pericolosa situazione di stallo che vede fortemente compromesso il consenso elettorale che si era formato attorno alla candidatura di Vito Bono, poi eletto sindaco, soprattutto grazie alla forza aggregante delle numerose liste di appoggio.

Iere sera si era tentato anche di sottoscrivere un documento conseguente l’incontro tra Fli e Api. Ma i due partiti hanno ritenuto opportuno coinvolgere anche la terza gamba del terzo polo, cioè l’Mpa. Quest’ultimo partito, in verità, è più propenso a lasciare l’attuale composizione assessoriale. Del resto, l’Mpa, con tre consiglieri (e ultimamente poca compattezza all’interno) conta due assessori. Uno in più di Fli che ha lo stesso numero di consiglieri comunali.

Stasera si svolgerà, dunque, l’incontro trilaterale tra Fli, Api e Mpa. Si convoglierà verso la soluzione dell’azzeramento della giunta per ricomporne una più aggressiva, incisiva, e capace di dare quella svolta, quella “mossa”, che ormai a furor di popolo si chiede al sindaco. Come è noto, Tutti gli alleati, un pò meno Mpa, chiedono al sindaco un azzeramento della giunta.

C’è un ostacolo insormontabile: la costituzione di una cabina di regia. E’ questo un punto che sarà assai difficile da accettare da parte del sindaco, propenso ad una esaltazione della propria “autonomia di gestione”.

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