COSA NON FUNZIONA NELLA SANITA’ SACCENSE: RELAZIONE 2013 DEL TDM

DEPOTENZIAMENTO OSPEDALE DI SCIACCA “i muri di gomma”

Negli anni in cui l’ospedale aveva una direzione autonoma, si era costruito un percorso di miglioramento e d’incremento dei servizi erogati ai cittadini attraverso l’apertura di nuove U.O. dirette da professionisti di provata esperienza. A seguito di quest’iter l’ospedale di Sciacca è divenuto riferimento per un territorio piuttosto ampio che, vista anche la collocazione geografica, abbraccia parte della provincia di Trapani e la porzione più montana della Provincia di Palermo. Tale percorso ha subito un brusco arresto con la costituzione dell’ASP della provincia d’Agrigento che poteva essere prevedibile in relazione al momento di riorganizzazione delle risorse in un ottica di più ampio respiro quale quella che si veniva a configurare dall’unione del territorio e ospedale nonché dalla visione “provinciale” dell’esigenze sanitarie. L’idea che c’eravamo fatti era che essere partecipi di un progetto provinciale fosse un valore aggiunto per la realizzazione di sinergie con altre strutture ospedaliere e con le strutture territoriali. Tutto ciò non è avvenuto quello che più ci dispiace e che ad oggi non esista un piano provinciale per la sanità del distretto Ag2 ( Sciacca e Ribera), mentre di contro dall’altra parte della Provincia fioriscono le iniziative, le attività, il potenziamento delle strutture territoriali e l’apertura di nuovi reparti. Riportiamo alcuni esempi significativi di alcune branche che possono essere allargate a molte delle attività svolte nel territorio saccense.: 1) esistono U.O. ospedaliere che seguono elevati volumi di prestazioni ambulatoriali qualificate organica(anche attraverso ridistribuzioni delle risorse) 2) di contro esistono ambulatoti del territorio che continuano ad erogare poche prestazioni spesso di bassa complessità, mantenuti esclusivamente per logiche politiche locali ma non per la loro reale incisività nel territorio 3) non esiste una rilevazione dei carichi di lavoro degli ambulatori del territorio che continuano ad operare senza controllo alcuno e soprattutto senza confronto con l’attività ambulatoriali degli ospedali spesso di gran lunga superiore e più qualificata. 4) Incredibilmente l’attività ambulatoriale convenzionata esterna non è stata inserita nei sistemi di prenotazione centralizzata dei CUP provinciali, ciò determina il girovagare dell’utente presso i diversi centri convenzionati in attesa di prenotazioni di esami diagnostici, quando non eseguibili in ospedale. Inoltre non è possibile gestire un’unica lista di attesa provinciale e un’unica lista delle prenotazioni secondo priorità come previsto dalle norme vigenti. 5) Ancora troppo elevata è la quota di prestazioni ambulatoriali svolte dai privati convenzionati esterni senza alcuna contrattazione dei volumi qualitativi d’attività erogata in funzione delle liste d’attesa dell’ASP. 6) Assenza di un piano di rifunzionalizzazione dell’ospedale di Ribera in funzione delle reali potenzialità di quel presidio es: sala operatori aperta H24, quanti interventi l’anno in urgenza? (pronto soccorso o PTA?) e con eventuale ridistribuzione delle risorse umane finalizzate al potenziamento dell’attività ambulatoriale del Distretto AG2 . Tutto ciò influisce in modo significativo sulla qualità e la quantità dei servizi erogati specialmente nel nostro distretto con gravi problematiche per l’ospedale di Sciacca che oggettivamente va sempre più deteriorando il suo standar qualitativo. Siamo consapevoli delle difficoltà economiche e organizzative che attualmente la sanità pubblica sta affrontando, però riteniamo che, proprio in un momento di scarsità di risorse economiche e di tagli sui servizi sanitari è necessario che ci siano dirigenze qualificate che riescano ad utilizzare al meglio le risorse esistenti cercando di evitare storture, sprechi, disorganizzazione e tagli lineari che finiscono per danneggiare le fasce più debole della popolazione. Bisogna evidenziare che l’ASP di Agrigento, commissariata, si adopera soltanto per assicurare l’ordinaria amministrazione e senza avere una reale visione aziendale della sanità agrigentina. Proprio per cercare di dare un’inversione a questo declino abbiamo cercato con ogni mezzo un incontro con l’Assessore alla sanità Lucia Borsellino, però tutti i nostri tentativi sono stati vani. A questo punto è legittimo pensare, come già da tempo si sospettava, che quest’ermetica chiusura al dialogo delle istituzioni regionali nasconda un disegno ben preciso di depotenziare l’ospedale di Sciacca per dirottare tutta l’utenza della parte occidentale della provincia verso il nosocomio agrigentina. Come abbiamo modo di dichiarare in diverse occasioni tale disegno lo riteniamo scellerato, poiché sicuramente i servizi erogati dall’ospedale di Sciacca qualora fossero ridimensionati o eliminati, saranno sostituiti dai servizi offerti dal capoluogo regionale meglio collegato, sia per infrastrutture sia per mezzi pubblici, con il distretto di Sciacca e con buona parte del territorio della provincia di Trapani e Palermo che gravitano, geograficamente, nel nostro territorio. ATTUALI CRITICITA’ DELL’OSPEDALE DI SCIACCA Le criticità del nostro nosocomio abbracciano ambiti diversi e complessi, noi ci limiteremo ad evidenziare quelle scaturite dalle segnalazioni e dalle lamentele dei malati ma anche da nostre osservazione ed analisi. -personale medico e paramedico insufficiente per: radiologia,ortopedia,medicina d’urgenza, emodinamica -incongruenze dell’anatomia patologica: personale insufficiente,contratto con una ditta privata più oneroso e a circa 500 Km di distanza da Sciacca -emigrazione sanitaria verso Palermo o strutture private di: oncologia,diabetologia, nefrologia -confort alberghiero: mancanza di presidi nei bagni, difficoltà ad avere lenzuoli cuscini ecc ecc -dolore inutile Mancanza di un centro di terapia del dolore,esami diagnostici strumentali invasivi senza sedazione -U.O. otorino “fantasma” Aperta U. O. d’otorino senza gli strumenti necessari per operare -Consenso informato: aborti volontari consenso informato senza la presenza di un assistente sociale al colloquio -Liste di attesa Lunghe liste di attesa per visite specialistiche e per esami (Tac, ecografie, risonanze) anche per i malati oncologici -Criticità punto di ascolto e ufficio informazione e sedie a rotelle In un anno non sono riusciti a mettere in sicurezza i locali del punto informazione -Allarme centro alzhaimer e camera iperbarica Sono stati ultimamente fortemente a rischio chiusura -incongruenze e difetti dirigenziali difficile interlocuzione con la direzione

ALCUNE CRITICITA’ DI SERVIZI IMPORTANTI – ANATOMIA PATOLOGICA

L’ASP d’Agrigento assicura il servizio d’Anatomia patologica attraverso una convenzione con struttura esterna. Annualmente il costo sostenuto dall’ASP per assicurare il servizio sopraccitato supera il milione d’Euro (1.000.000,00). L’Ospedale “Giovanni Paolo II° di Sciacca, peraltro, ha istituito nel 2006, durante la dirigenza del dott. Marano, un Servizio d’Anatomia patologica, nel contesto dell’U.O.C. di Patologia Clinica, che nel corso di questi anni ha garantito un consistente numero di prestazioni diagnostiche di cito-istopatologia tale da rendere quasi autonomo dalla convenzione il Presidio Ospedaliero di Sciacca. Il suddetto Servizio viene assicurato da un Dirigente medico e due tecnici di Laboratorio. Si precisa che attualmente l’attività di consulenza esterna è stata affidata, alla Ditta ONCOPATH s.r.l. , struttura privata che ha sede a Floridia (SR) a circa 400 Km da Sciacca mentre prima era convenzionata con una struttura pubblica di Palermo con un ribasso superiore a quello ottenuto con la ditta ONCOPATH e con molti Km in meno.

TERAPIA DEL DOLORE

Abbiamo ricevuto segnalazioni in merito ad esami diagnostici invasivi che si effettuano senza una sedazione rendendo gli esami eccessivamente dolorosi. Molti cittadini ci hanno riferito di optare per altri ospedali o centri privati dove attuano un corretta terapia del dolore. C’è stato anche segnalato, da un’associazione di familiari di soggetti adulti disabili, che per esami o terapie che richiedevano di una sedazione erano costretti a recarsi a Palermo o Catania con gravi disagi sia per i disabili sia per i familiari. Molto grave il caso di una paziente che per un’applicazione di uno strumento utile al controllo del dolore si è dovuta recare a Milano (il costo del trattamento dovrà essere rimborsato dall’ASP di Agrigento), c’è stato riferito, informalmente, che questo avviene per la mancanza d’anestesisti, se ciò risponde a verità lo riteniamo molto grave e pensiamo che si debba intervenire per eliminare tale deficienza.

CRITICITA’ LOCALI PUNTO D’ASCOLTO DELL’OSPEDALE DI SCIACCA

Dobbiamo registrare purtroppo che da oltre un anno condividiamo i locali del punto d’ascolto con il personale dell’ufficio informazione e che fornisce le sedie a rotelle agli utenti esterni. C’è stato chiesto dal responsabile URP di ospitarli il tempo utile per fare piccoli interventi di messa in sicurezza dell’ufficio informazioni che si trovava nell’hall dell’ospedale in una posizione favorevole all’utenza servita. Oltre ad un’incompatibilità delle due attività abbiamo anche ricevuto segnalazioni di cittadini che denunciavano l’inidoneità del luogo difficile da raggiungere per chi doveva richiedere una sedia a rotelle, inoltre viene a mancare la giusta riservatezza nell’ascolto dei cittadini che ci vengono trovare. Abbiamo segnalato la cosa al responsabile URP che l’ha girata all’ufficio tecnico aziendale ma a tutt’oggi nonostante abbiamo sollecitato telefonicamente e per iscritto la dirigenza di Agrigento non abbiamo avuto nessun riscontro. Il Punto d’ascolto TDM, in ogni modo ha continuato ad operare e anche quest’anno ha assicurato la sua attività in modo continuativo tenendo il centro aperto per 5 giorni la settimana per complessive 10 ore settimanali. Hanno prestato la loro opera 8 volontari a titolo gratuito che hanno effettuato ore d’attività E’ continuata proficuamente la collaborazione con altre realtà associative che operano nel campo sanitario e sociale. Inoltre sono state raccolte n. 60 segnalazioni scritte di reclami, encomi, denunce e suggerimenti di tanti cittadini che sono state girate agli enti di pertinenza. Quando non sono state date risposte ai cittadini si è protestato presso gli enti interessati per rimuovere le cause dei disservizi. Per molti cittadini che si sono rivolti al nostro P.A. si è operato, quando era possibile, per difendere i loro diritti aiutandoli a risolvere i problemi sanitari e sociali.

MEDICINA DEL TERRITORIO CENTRO ALZHAIMER E CAMERA IPERBARICA Centro alzhaimer

Con nostra soddisfazione oltre un anno addietro abbiamo avuto notizia che era stato creato finalmente a Sciacca il centro diurno “alzhaimer”. Tale centro era stato sollecitato da tante famiglie che sono impegnate ad assistere con difficoltà questi soggetti molto complessi da trattare. Con nostra costernazione alla fine delle ferie estive abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di familiari che ne segnalavano la chiusura, senza alcun preavviso. Abbiamo contattato il dirigente del Dipartimento .Salute .Mentale Aziendale che costernato ci ha riferito di essere stato costretto a chiudere per mancanza di personale medico. Premettiamo che il centro riusciva a funzionare e copriva le esigenze dei malati grazie all’assistente sociale e alla pedagogista e all’apporto di molti volontari AVULSS E TDM ed anche d’alcuni parenti dei ricoverati. Abbiamo girato le segnalazioni all’U.R.P. aziendale ed il centro in breve tempo è stato riaperto però sempre con personale molto risicato e talora insufficiente. Abbiamo successivamente saputo, in forma non ufficiale e da verificare, che era stato presentato per il centro di Sciacca un progetto dal D.S.M. aziendale di finanziamento regolarmente approvato dalla Regione Siciliana di cui si sono perdute le tracce. Speriamo che si ritrovino al più presto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1 Camera iperbarica Anche per la camera iperbarica sempre per mancanza di personale medico si rischiava la sua chiusura, per fortuna gli utenti che ne usufruiscono e che sono molto numerosi provenienti anche da altre province, hanno fatto al TDM la segnalazione prima che questo accadesse e pare che al momento la sua chiusura è scongiurata. Pensiamo però che non si può continuare con questo preoccupante stillicidio frutto certamente di una approssimazione e sprovvedutezza dirigenziale che noi condanniamo e che speriamo sia al più presto corretta per il bene dei cittadini del nostro territorio.

COMMISSIONE PATENTI SPECIALI

Abbiamo purtroppo appreso che la direzione generale dell’ASP non intende effettuare la commissione patenti speciali a Sciacca con la scusa che essendo pochi gli utenti la commissione non si può spostare a Sciacca per un numero esiguo di persone quindi tutti coloro, di qualsiasi età, che hanno una patologia o una disabilità debbono ancora recarsi ad Agrigento per essere sottoposti alla commissione patenti speciali. SERVIZIO AMBULANZE 118 AUTISTA SOCCORRITORE Abbiamo protestato per la mancanza di un autista soccorritore nell’ambulanza del 118 del nostro distretto. Da informazioni ricevute dal nostro Movimento soltanto Sciacca ha questa peculiarità. (ricordiamo che i 2 autisti soccorritori servono a coprire H/24 del 118). C’è stato risposto, dalla centrale di controllo del 118 di Caltanissetta, che tale mancanza era scaturita da una direttiva dell’assessorato alla sanità e che tale mancanza non inficiava il servizio, però non c’è stato spiegato perché questo succede soltanto nel nostro distretto. Riteniamo che questa sia una grave ingiustizia ai danni dei cittadini del nostro territorio e pretendiamo una giustificazione più soddisfacente.

DISTRETTO TERRITORIALE ASP di Sciacca

Giudizio sospeso Riteniamo di dover sospendere il nostro giudizio sulle attività del distretto sanitario territoriale, poiché ci sembra che si stiano adoperando per sopperire a tutte quelle lacune che storicamente presentava il nostro territorio. Sono stati incentivati alcuni servizi specialistici ambulatoriali, anche se per alcuni servizi le liste di attesa continuano ad essere troppo lunghe, e per altri abbiamo ricevuto segnalazioni di scarsa qualità del personale sanitario impegnato come, per esempio per l’odontoiatria. l’ADI funziona abbastanza bene si è cercato di attivare i servizi di informazione e comunicazione con l’utenza come il PUA (Punto unico di accesso), l’URP (ufficio relazioni con il pubblico), ancora non sufficientemente soddisfacente il CUP che non è unificato e molto spesso non dà ai cittadini informazioni sufficienti specialmente per i servizi convenzionati esterni. Ancora tanto c’è da fare per raggiungere gli standar di qualità utili a soddisfare il fabbisogno territoriale che poi è l’obiettivo principale del nuovo piano sanitario regionale che mira a diminuire le acuzie e ad evitare d’intasare i presisi ospedalieri e i pronto soccorso. Il TDM si è reso disponibile a collaborare con la dirigenza, con la quale si è istaurato una buona interlocuzione, e insieme cercheremo di migliorare la qualità e la quantità dei servizi offerti all’utenza.

CONCLUSIONI

Mai come in questo momento ci sentiamo preoccupati per una situazione di grave e continua lesione dei diritti del cittadino malato. Ci sentiamo troppo spesso impotenti e demotivati nella nostra attività che ricordiamo è di puro volontariato e che viene gratificata quando riesce a difendere il cittadino malato nel raggiungimento e nella soddisfazione dei propri diritti. Quello che più ci addolora è che le istituzioni, specialmente quelle che hanno il potere delle decisioni importanti per la collettività, molto spesso non sono disponibili al dialogo con chi rappresenta la base e conosce nel dettaglio quali sono le difficoltà che i cittadini, specialmente quelli appartenenti alle fasce sociali più deboli, devono affrontare per potersi curare. Aver dovuto, per un anno, inutilmente inseguire l’Assessore Borsellino per ottenere un incontro, utile ad affrontare nei dettagli tutte le difficoltà che il nostro distretto sta affrontando in questo momento, ci ha amareggiato e deluso molto L’incontro si rendeva indispensabile data l’inaffidabilità del commissario dell’asp di Agrigento risultato incapace di capire la vera natura delle nostre segnalazioni che venivano anche da interventi d’interlocutori qualificati come: sindacati, medici,,politici e giornalisti. Ci si augura che per la nomina dei nuovi manager aziendali si possa finalmente avere gente qualificata, e che sia libera di operare bene che tenga conto delle segnalazioni dei rappresentanti dei cittadini e che si libera dalle interferenze politiche che ci sono state nel passato e che sono state la causa prima della cattiva gestione della sanità siciliana..

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