COMUNI CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA: A SCIACCA E CASTELVETRANO DUE MODI DIVERSI DI ADERIRE ALLA PROTESTA

Vito Bono fa chiudere per due ore l’ufficio anagrafe, il suo collega di Castelvetrano, Pompeo, chiude tutta la giornata anagrafe e stato civile e consegna la fascia al prefetto

Il sindaco Vito Bono aderisce alla giornata di protesta promossa dall’Anci, l’ Associazione dei Comuni Italiani, per sollecitare modifiche sostanziali alla manovra finanziaria del governo nazionale. L’iniziativa è stata programmata per domani. Il sindaco Vito Bono, in segno di protesta, rassegnerà simbolicamente la delega di ufficiale di governo in materia di Anagrafe, anticipando di due ore la chiusura, domani, dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Sciacca. Non una chiusura totale, dunque, per non arrecare eccessivi disagi ai cittadini.

“Quello predisposto a Roma dal governo nazionale – dichiara il sindaco Vito Bono – è un provvedimento ghigliottina, molto penalizzante, che scarica tutto il peso di una manovra economica iniqua sul territorio, sugli enti locali alla faccia del tanto sbandierato federalismo di cui possiamo solo celebrare il funerale. Tagli, tagli e ancora tagli indiscriminati di importanti risorse ai Comuni, ridotti ormai all’osso. Quelli che al solito pagheranno le scelte del governo nazionale saranno i cittadini, che si vedranno scippati da Roma di fondamentali servizi pubblici. È una protesta trasversale, che coinvolge tantissimi sindaci d’Italia, di ogni colore, di ogni parte del paese, a dimostrazione del disagio vissuto da chi vive ogni giorno in trincea, da chi ha la responsabilità della gestione degli Enti Locali e ogni giorno deve far quadrare i conti, garantire i servizi e dare risposte a cittadini sempre più in difficoltà. Con gli ulteriori, nefasti, tagli decisi dal governo nazionale, si rischia una macelleria sociale”.

Protesta anche da parte del sindaco di Castelvetrano Gianni Pompeo, che ha deciso di aderire diramando una nota agli uffici in cui si rende noto che, simbolicamente, per domani mattina saranno chiusi l’ufficio Anagrafe e lo Stato Civile. Nel pomeriggio, poi, è previsto un incontro presso la Prefettura in cui il Primo Cittadino riconsegnerà al Prefetto la fascia tricolore.

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