ASSESSORE LO BELLO, CI RISPARMI I SUOI SORRISI

Editoriale di Filippo Cardinale

Sinceramente, francamente, lealmente, ovviamente, non ci aspettavamo dalla vice presidente della Regione, l’agrigentina ed ex segretario generale della Cgil agrigentina, Mariella Lo Bello un pronunciamento serio e credibile sulle Terme. Non l’ha mai fatto, per lei è un argomento tabù. Del resto, la poltrona di assessore regionale val bene una risorsa come le Terme. E una ex sindacalista, alla testa della Cgil agrigentina, invita i lavoratori ad avere “pazienza”.

Signora Lo Bello, vorremmo misurare la sua pazienza dopo un anno di disoccupazione, dopo essere rimasti letteralmente sulla strada per colpa di una politica nella quale lei è un ingranaggio di primo piano. Certo, la sua indennità di assessore regionale le consente di sorridere spensierata. E il suo sorriso, quasi beffardo, viene diffuso nel giorno della commemorazione dell’uccisione di Accursio Miraglia, grande uomo, grande dirigente del Pci, grande sindacalista. Miraglia è stato un suo collega, signora Lo Bello. Ma la differenza è abissale. Lui non sorrideva beffardamente, lui era a fianco i lavoratori, i deboli. Li difendeva fino a morire, ed è morto ammazzato per aver lottato contro i potenti e i mafiosi.

Francamente non ci aspettavamo di più da lei nel corso della fugace presenza a Sciacca. Ritorni a Palermo, signora Lo Bello, nella sua stanza dorata. Sorrida pure. Qui c’è altro da fare, e, per cortesia, non venga più a mostrare la sua smagliante dentatura.

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