AMARA TERRA MIA! ALLA RICERCA DEL CAVILLO PER BLOCCARE LO SVILUPPO

Mentre scriviamo, in Consiglio comunale si discute sul Piano di lottizzazione per la realizzazione di 50 ville al Verdura per il completamento dell’investimento di Sir Rocco Forte. C’è una pausa per via dell’articolo 14 di una norma urbanistica. Più che frutto della preparazione di un consigliere comunale, sembra il suggerimento di qualche tecnico comunale andato in pensione per erigere ostacoli inutili.

Del resto, nel paese di Luna e Perollo non può essere diversamente. Ognuno, pur di fare il dispetto alla propria moglie, è contento di evirarsi. Così è se vi pare, diceva Pirandello. E siccome siamo in terra pirandelliana, anche Shakespeare viene bistrattato. Essere o non essere? O meglio, rimanere nel sottosviluppo o crescere? Dubbio amletico. A qualcuno, invece, piace divertirsi, anche a scapito di chi cerca un tozzo di pane, specie in un momento di gravi crisi economica.

Al di là della premessa, 23 consiglieri comunali sono impegnati in Aula consiliare per l’investimento di Sir Rocco Forte. Un altro imprenditore, al suo posto, se ne sarebbe andato via. Cosa che avrebbe fatto il magnate italo-inglese se solo lo potesse fare. Sono assenti Michele Patti, Gioacchino Settecasi, Salvatore Alonge, Gaetano Cognata, Giuseppe Ambrogio, Montalbano ed Elvira Frigerio.

Dunque, 15 consiglieri della maggioranza (incluso l’indipendente Sandullo) e 8 dell’opposizione, sono impegnati nella discussione del progetto. Molto probabilmente, a Sciacca si aprirà la stagione di un nuovo diritto amministrativo e di nuove regole che, involontariamente, allontaneranno gli investitori dal nostro territorio. Molto probabilmente, al di là del Verdura, a Ribera, avranno più considerazione e più accoglienza.

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