“Il destino del carcere è legato a filo doppio al destino del Tribunale di Sciacca che, come tutti sappiamo, è in attesa delle decisioni del Governo Monti sulla nuova “geografia giudiziaria””.

Franco Zammuto interviene sui rischi di chiusura dello stesso carcere dopo l’allarme lanciato dal segretario regionale Rosario Di Prima.

“Tenuto conto che nessuno ha inteso rispondere al coordinatore regionale della polizia penitenziaria Di Prima – dice Zammuto – la Camera del Lavoro si rivolge a tutta la deputazione del territorio presente a Roma per ricevere le risposte richieste e alle quali ne aggiungiamo una noi: è possibile conoscere quali sono state le conclusioni della Commissione Ministeriale e poi consegnate al Governo? E’ possibile conoscere dal deputato nazionale Giuseppe Marinello o da Capodicasa o da Alfano, che è l’autorevolissimo segretario del più numeroso partito che sostiene il Governo, se le “specificità” che sono state sollevate e rappresentate ai più alti vertici per scongiurare la soppressione del Tribunale sono state prese in considerazione, visto che dalle ultime indiscrezioni pervenute la volontà della Ministra Severino sembrano quelle di rispettare i criteri già stabiliti senza eccezione alcuna ?”

La Camera del Lavoro è già intervenuta sul tema chiedendo l’intervento forte e autorevole del segretario Alfano, perché ritiene che le “specificità” obiettive rappresentate, da sole, senza l’intervento deciso della politica, non sortiranno alcun risultato. L’impressione secondo Zammuto è che qualcuno, fidando su possibili ipotetiche promesse, si stia cullando troppo, rinunciando a interventi e iniziative che solo la “P”olitica è in grado di garantire.

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