TERME, ACIREALE CHIAMA SCIACCA: “INSIEME PER TUTELARE IL NOSTRO PATRIMONIO”

Il forum di Acireale sulle terme ha inviato una lettera al nostro giornale, chiedendo collaborazione a fare un gioco di squadra per tutelare le nostre terme

Con piacere abbiamo ricevuto una lunga lettera da parte del coordinamento del Forum inerente le terme di Acireale. Gli acesi condividono come noi la vicenda termale e il futuro incerto della importante risorsa economica e patrimoniale. Mettiamo a disposizione, pubblicando la lettera, il contenuto assai interessante. Sono gli effetti in corso, tutt’ora sconosciuti alla nostra classe politica locale. L’invito del Corriere di Sciacca è rivolto alle associazioni che operano in città, alle categorie professionali, ai sindacati. Nella stessa misura, ai club services. Ad Acireale è stato il Lions ad assumere l’iniziativa del Forum. Il sito del Forum aperto ad Acireale è il seguente: www.termediacireale.it , cliccando la voce FORUM.

Invitiamo sindacati, associazioni, classe politica, cittadini, categorie professionali a fare squadra per difendere le nostre ragioni a tutela delle Terme. Soprattutto per rompere quersto agghiacciante silenzio da parte della politica regionale, ma anche locale.

Questa la lettera che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo volentieri.

Caro Direttore Cardinale

Ti ringrazio per aver menzionato sul Tuo giornale l’iniziativa del Forum permanente sulle Terme di Acireale, nata su impulso del Lions Club lo scorso primo giugno, sulla scia del grande interesse suscitato dall’organizzazione del convegno “Terme di Acireale. Scenari di sviluppo e percorsi di riposizionamento” celebrato il 9 aprile dell’anno che sta per chiudersi.

Il Lions Club e i promotori dell’iniziativa sono stati tenaci e costanti nel portare avanti la campagna di informazione e di sensibilizzazione sulle Terme di Acireale, convinti che un’importante risorsa per la salute, il benessere e il turismo debba essere salvaguardata e rilanciata all’interno di un progetto ambizioso. Un progetto in cui pubblico e privato, ciascuno secondo le proprie competenze e responsabilità, possano collaborare pienamente in modo fattivo e concreto per il futuro sviluppo economico e turistico dell’isola.

Uno sviluppo che può passare, come per altre Regioni, anche per la via del termalismo (benessere termale e turismo della salute). Oggi il Forum di Acireale aggrega 22 associazioni e gruppi di impegno nel territorio, oltre al Lions che l’ha promosso. Di esso fa parte pure qualche organo di informazione. Opera attivamente attraverso un sito Internet che è prossimo a toccare 13.000 visite; si è fatto conoscere, soprattutto tra i giovani, attraverso i social network: in particolare, la pagina pubblica su Facebook ha superato 60.000 visualizzazioni in appena sette mesi di attività. Sono stati pubblicati oltre un centinaio di articoli sulla stampa locale e persino il Corriere della Sera ha dato notizia il 13 luglio scorso delle iniziative del Forum. Siamo convinti che informare e sensibilizzare la classe politica e la società civile sia un dovere civico primario delle associazioni di servizio come il Lions Club; siamo altresì concordi nel ritenere che, attraverso il Forum, si possa animare un dibattito civile e qualificato dal quale possano trarsi nuove idee per il rilancio delle Terme di Acireale e, più in generale, del termalismo siciliano.

Avvertiamo un rischio e lo abbiamo più volte sottolineato, ovvero che la logica finanziaria con la quale la Regione Siciliana sta portando avanti il processo di riordino delle partecipate, per quanto reso necessario dalle critiche condizioni in cui versano le aziende di riferimento, possa finire per travolgere le Terme, creando nocumento ai siti e agli stabilimenti che rimangono preziose fonti per il benessere dei cittadini, dei visitatori e dei turisti.

Non riusciamo a intravvedere una visione strategica nell’intero processo che la Regione sta portando avanti attraverso i due procedimenti concatenati della liquidazione (in atto) e della privatizzazione (annunciata). La logica dell’emergenza, dell’inseguire i fatti contingenti, finisce per prevalere su un disegno di più ampio respiro (che non c’è ancora!) che lasci presagire un futuro più roseo per le Terme di Acireale e di Sciacca.

Per tali motivi, il Forum si è rivolto al Presidente Lombardo e all’Assessore Armao con la lettera-appello “Ora o mai più” che il Tuo giornale ha voluto pubblicare integralmente sul sito. Non abbiamo però mai avuto risposta a quell’appello. Per gli stessi motivi, sebbene riferiti ad un diverso livello di responsabilità istituzionale, ci siamo rivolti al Consiglio Comunale chiedendo che il civico consesso si facesse promotore della costituzione di un tavolo di confronto permanente Regione-Comune, come del resto auspicato in una delibera consiliare del 1 febbraio scorso. Siamo stati ricevuti dai capigruppo consiliari e dal Presidente del Consiglio comunale e forse qualche iniziativa si avvierà nelle prossime settimane.

L’esclusività dei processi decisionali sul termalismo, governati “tecnicamente” dagli uffici di qualche assessorato a Palermo, rimarrà sempre parziale ed incompleta se rinuncerà al valore del dialogo col territorio, della collaborazione e della reciproca assistenza in un’ottica di concertazione e di maggiore inclusività nelle scelte da assumere.

Per questi motivi, il Forum è vigile ed attento su ciò che succede e continuerà ad informare e sensibilizzare la società civile e la politica, anche quando quest’ultima sembra distratta da altre questioni, apparentemente più urgenti.

Con l’inizio del nuovo anno, le prossime settimane saranno cruciali almeno per tre ordini di motivi.

Il primo , è il nodo dell’attribuzione alla Regione delle azioni detenute dalle vecchie aziende autonome in liquidazione: va risolto presto, e in modo chiaro, per evitare le incertezze sulla gratuità o sulla onerosità del trasferimento delle azioni, nella prospettiva della riunificazione, sotto un’unica mano pubblica, della proprietà delle Terme. Ciò è propedeutico ad ogni altra determinazione al riguardo, perché è l’incipit di quanto previsto dalla legge 11 del 2010.

Il secondo, è legato al procedimento di liquidazione. Non si comprende bene se i liquidatori (uno a Sciacca, ben due ad Acireale) si stiano muovendo nell’ottica della continuità aziendale o nella prospettiva del definitivo scioglimento delle società per azioni; è necessario che siano presto approvati i bilanci intermedi di liquidazione per capire se e come lo stato comatoso in cui versano le Terme avrà fine: bisognerà pagare i debiti, incassare i crediti e restituire l’attivo residuo al socio pubblico. C’è un rischio concreto che avvertiamo, ovvero che non passi giorno senza che l’azione dei liquidatori, per quanto dettata dalle urgenze, finisca per creare danno di immagine e diminuzione di valore aziendale al patrimonio e alle attività delle Terme.

Il terzo, risiede nella delicatezza del procedimento di privatizzazione affidato, secondo quanto comunicato alla stampa dall’Assessore Armao, a Sviluppo Italia Sicilia che, a sua volta, potrebbe presto confluire in IrfisFinSicilia, come prospettato dal piano di riordino delle partecipate regionali.

Il ruolo dell’advisor è di fondamentale importanza per comprendere cosa e quanto del patrimonio termale, residuale post-liquidazione, verrà affidato ai privati e soprattutto per valutare, in prospettiva, il contributo che il gestore privato potrà effettivamente assicurare al rilancio dei siti di Acireale e di Sciacca, compatibilmente alle vocazioni turistiche delle due cittadine.

Stanno per avviarsi i distretti turistici e non si sa ancora come i territori locali potranno far conto sulla risorsa del termalismo. Sono dunque diversi i motivi per i quali un’azione di informazione e di sensibilizzazione, come quella avviata dal Forum, va proseguita e vivificata.

L’auspicio è che anche a Sciacca, con una fertile collaborazione fra club service, associazioni, società civile e stampa, si possa ripetere la formula aggregativa del Forum sperimentata, pur tra non poche difficoltà e qualche diffidenza, ad Acireale. Quando c’è di mezzo il bene comune, i tatticismi e le esitazioni non giovano a nessuno. Occorre mobilitarsi intelligentemente per salvare quanto di buono ci è stato tramandato dalle generazioni precedenti. Insieme, si può contribuire a salvare il termalismo siciliano. Abbiamo detto che la liquidazione di una società di gestione non equivale alla liquefazione della storia di un complesso termale.

Ad maiora! Rosario Faraci Co-coordinatore del Forum permanente sulle Terme di Acireale

 

L’auspicio del coordinatore del Forum permanente sulle Terme di Acireale è anche il nostro, di tutta la redazione del Corriere di Sciacca. Sarebbe interessante che anche a Sciacca venisse istituito il Forum permanente sulle Terme di Sciacca. Prendo in prestito lo slogan degli amici acesi: O ORA, O MAI PIU’.    F.C.

F.C.

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