SUPERARE IL DIGITAL DIVIDE CON 436 MILIONI DI FINANZIAMENTI

Chi non ha dimestichezza col web, probabilmente non ha nemmeno idea di cosa sia il digital divide, ma non è certo una cosa di cui vantarsi dati i tempi che corrono. Nemmeno le persone più avanti con gli anni sono giustificate perché oggi, uno degli unici modi per superare la crisi, è proprio offerta dalle diverse possibilità della rete. Col progresso e le nuove tecnologie, soprattutto quelle inerenti l’ambito della comunicazione, non è più ammissibile non conoscere nemmeno l’ABC informatico. Questo, almeno, è quello che pensano il nostro Governo e l’Europa che, da qualche tempo, stanno cercando di correre ai ripari.

Ecco dunque in sunto cosa s’intende per digital divide: quella mancanza di conoscenze e di strumenti per poter essere competitivi a livello informatico, meglio ancora, sul web. Cosa significa? Significa che al momento il web offre una grande opportunità sia alle aziende sia ai commercianti di ampliare il proprio bacino d’utenza. Basti semplicemente pensare al comparto del turismo e a quanto sia penalizzata una località dove, per esempio non esiste alcun tipo di connessione, né tanto meno servizi come quello di Alice 20 mega o di altri operatori. Purtroppo tra le aree ascrivibili a questo quadro si trova la Sicilia assieme a una buona parte del sud Italia. Per questo motivo lo Stato ha da poco varato un piano di ammodernamento e implementazione della rete internet. Infatti, grazie alla banda larga anche i piccoli centri potranno finalmente sfruttare le potenzialità del web. La Sicilia, nell’ambito della programmazione europea del 2014-2020 potrà fruire di un finanziamento pari a 282 milioni di euro del FERS più 8,5 milioni di euro del Piano Sviluppo Rurale per implementare le infrastrutture digitali.

Ma non è tutto, A questa somma vanno aggiunti i 75 milioni di euro facenti parte della vecchia programmazione per estendere la banda larga più 35 milioni per superare il digital divide e ancora altri 36 milioni per completare la rete di servizio per la Pubblica Amministrazione. Si arriva quindi circa a 436 milioni di euro da investire in questa importante impresa che potrà dare nuove possibilità di sviluppo a una delle regioni pi affossate dalla crisi economica.

 

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