SOGEIR, SCIOPERO DI DUE GIORNI IL 22 E 23 GIUGNO

I soliti problemi che riguardano la liquidazione delle spettanze. “Ci sono lavoratori che sono pagati regolarmente, altri che devono aspettare mesi”

E’ stato proclamato lo sciopero, per i giorni 22 e 23 giugno, dei lavoratori impegnati nel servizio di igiene urbana nell’Ambito Agrigento 1. La SO.GE.I.R. procede ai versamenti delle spettanze “senza un criterio unico per cui ci sono lavoratori che percepiscono le spettanze con quasi regolarità e lavoratori che devono ancora ricevere gli emolumenti del mese di aprile”. Ad affermarlo la FP CGIL di Agrigento.

“In particolare- dichiara il sindacalista Enzo Iacono- sull’unità operativa di Sciacca il Commissario straordinario non ha mantenuto l’impegno, dopo avere incassato la cifra di 340.000.00 euro, di versare le spettanze di maggio”.

Oltre agli stipendi, i lavoratori, devono ricevere i permessi retribuiti per gli anni 2013 e 2014 oltre al compenso retributivo aziendale di € 150.

“Come vengono gestite le risorse in questa Azienda?”, chiede Iacono. “Nel mese di giugno-continua- oltre allo stipendio, deve essere versata la quattordicesima mensilità è l’una tantum per la scadenza del CCNL di settore. Questo significa che la Società non è in grado di rispettare i dettami del CCNL Federambiente il quale statuisce che gli stipendi devono essere versati entro la fine del mese cui si riferisce la remunerazione. E’ gravissimo che la Società d’ambito che gestisce il servizio dell’igiene ambientale nella Città di Sciacca e in altri 16 Comuni, non versi gli stipendi nei tempi previsti”.

La FP CGIL chiede che vengano versate immediatamente le somme rimanenti ed avverte che se ciò non avvenisse proporrà un calendario di iniziative di lotta non escludendo la convocazione di assemblee e manifestazioni, nei Comuni soci, al fine di sensibilizzare la Società e gli Enti interessati, ognuno per la propria competenza, ad attivarsi per la definitiva risoluzione del problema, per restituire la necessaria serenità ai lavoratori e alle loro famiglie”, conclude Iacono.

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