CARNEVALE 2013: CHE FINE HA FATTO ? PROPOSTA DI BELLANCA A DI PAOLA

Ci si era dimenticati completamente del Carnevale di Sciacca edizione 2013. Dopo la manifestazione estiva, fatta per non perdere il finanziamento regionale, che in parte è andato anche ai Matia Bazar, nessuno ha più parlato dell’edizione del prossimo anno, quella che ancora più di quest’anno deve fare i conti con la difficoltà concreta del Comune di Sciacca a disporre risorse per le feste.

A riaccendere l’attenzione ci pensa il consigliere comunale Filippo Bellanca, che ha preso carta e penna e scritto al sindaco per invitarlo a cominciare a pensare in modo concreto ad una festa affidata ai privati, come accade ormai ovunque. Ecco il testo della sua lettera:

I Comuni siciliani, che vivono essenzialmente di trasferimenti statali e regionali e che in un momento di crisi hanno difficoltà ad imporre e riscuotere tributi, stanno affrontando una grave crisi finanziaria e sono in estrema difficoltà nel fornire servizi e dare continuità a manifestazioni legate alla tradizione locale.

Il Carnevale di Sciacca, evento di grande attrazione popolare e turistica e importante veicolo di promozione della città e dell’economia presente nel territorio, con la riduzione drastica dei trasferimenti regionali e la difficoltà dell’Ente Comune a finanziare in toto l’intero evento, rischia adesso un severo ridimensionamento.

Alla luce di queste incontestabili riflessioni, che immagino sono anche dell’Amministrazione che Ella dirige, sento la necessità di suggerire l’attivazione immediata di procedure che conducano al coinvolgimento dei privati nella gestione dell’evento. Sarebbe opportuno che il Comune si attivasse con urgenza per predisporre un avviso di manifestazione di interesse che consenta ad organizzazioni private in possesso dei requisiti professionali e della necessaria esperienza, di presentare istanze relativa alla privatizzazione della manifestazione, assumendosi la responsabilità finanziaria sotto il controllo dell’Ente.

Tutto ciò per rischiare di vedere lentamente naufragare un evento dalle notevoli potenzialità, seguendo in sostanza l’esempio di altre manifestazioni di respiro regionale e nazionale che sono oggi affidate alle mani esperte di organizzazioni moderne ed efficienti che contribuiscono non solo alla buona riuscita della festa, ma anche alla valorizzazione delle caratteristiche della città e del territorio, diventando vero veicolo di promozione turistica.

In una fase come l’attuale, sarebbe una scelta di buon senso per sgravare le casse comunali da una grave incombenza economica e rilanciare il Carnevale.

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