L’80% delle ricerche riguarda località in Italia: l’anno scorso il dato era circa la metà. A livello geografico il fenomeno è omogeneo tra tutte le regioni: quelle del 2020 saranno insomma vacanze decisamente più italiane.In questo momento il trend prevalente riguarda gli spostamenti di prossimità, all’interno cioè della regione di provenienza: in questo momento, ad esempio, in Sicilia il maggior numero di prenotazioni sta arrivando proprio dai cittadini siciliani. In questo senso crediamo che le persone procederanno per gradi: nelle prossime settimane ci aspettiamo che aumenti la propensione a spostarsi un po’ di più.Tra lunedì e giovedì (14 maggio, ndr) le prenotazioni sono aumentate del 50% rispetto allo stesso periodo della scorsa settimana. C’è insomma chi butta il cuore oltre l’ostacolo e comincia a prenotare la vacanza. Il trend degli ultimi sette giorni è incoraggiante e ci consente di essere più ottimisti nel confronto con il 2019: se continuerà nelle prossime tre quattro settimane il quadro si farà ancora più confortante.
In questo momento vediamo che il flusso di ricerche arriva prevalentemente dall’Italia. Ci auguriamo comunque che venga riaperto qualche corridoio anche dall’estero, soprattutto quelli via terra.
La meta più desiderata è la Sicilia, poi Sardegna, Puglia, Trentino Alto-Adige. Non si partirà più per un rapido weekend (calo del 70%), ma il 66% delle ricerche riguarda soggiorni di durata superiore a una settimana.
Foto Nicolò Poio