SERVIZIO IDRICO: 4 DOMANDE AI SINDACI

“In linea di principio non siamo contrari a qualunque altra soluzione che consenta ai cittadini di liberarsi di un gestore incapace”. Questa l’idea del Comitato intercomunale

Il comitato Inter.Co.PA, nato e costituito per chiedere la risoluzione anticipata per inadempienza del contratto con il gestore, Girgenti Acque, “in linea di principio non è contraria a qualunque altra soluzione che consenta ai cittadini di liberarsi di un gestore incapace, inefficiente e arrogante quale si è dimostrata la società che oggi gestisce l’ATO idrico della ex provincia di Agrigento”.

Lo afferma oggi il coordinatore del comitato, Franco Zammuto, dopo avere appreso della decisione dei 27 comuni legati all’ATO di chiedere di dichiarare “nulla” l’esistenza dell’ATO idrico considerato che non tutti i 42 comuni hanno consegnato le acque e che quindi in origine non si sarebbe dovuto costituire.

Il comitato si pone adesso molti interrogativi che intende porre all’attenzione dei cittadini.

1° in premessa è doveroso dire che i 27 sono molto meno e che tra i comuni assenti ci sono Agrigento, Canicattì, Licata, Favara per un bacino di utenza pari a circa 160.000 cittadini peri al 50% dell’intera popolazione in provincia. E’ indicativo ? Perché non si è provato a coinvolgerli?

2° E’ possibile che l’ATO idrico venga considerato come qualche Amministratore ha detto “….mai costituito” considerato che per sette anni l’ATO ha svolto la sua normale attività e approvato tante delibere (vedi approvazione delle tariffe ecc. ecc.), prima con il consiglio di amministrazione costituito dai Sindaci e successivamente con il Commissario?

3° Ipotizzando che il parere dell’avvocato stia nel solco giusto, il gestore che ha stipulato un contratto per 30 anni se ne starà con le mani nelle mani o si opporrà e chiederà quanto meno di fare valere la clausola risolutiva inserita nel contratto di avere 30milioni di euro? Chi pagherà? La regione (come i sindaci credono e sperano) o i comuni fuoriusciti?

4° Come mai i 10, 15, comuni che probabilmente chiederanno la fuoriuscita dall’ATO idrico per non essere MAI (!) esistito non accennano mai all’ipotesi dell’inadempienza del gestore? E’ difficile per i comuni gestiti da sette anni dalla Girgenti Acque raccogliere ragioni di inadempienze compiute dal gestore per ipotizzare la risoluzione per inadempienza?   

“Noi di Inter.Co.PA – conclude Zammuto – avremmo altre domande per capire meglio le intenzioni dei sindaci che, sembra, vogliano agire nell’interesse dei cittadini, ma al momento ci accontenteremmo si dessero ai cittadini risposte a queste domande”.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca