Rumors Aica: cda potrebbe dimettersi nell’assemblea delle proposte di azzeramento

La riunione dei sindaci soci è stata convocata per il prossimo 5 giugno


Il consiglio di amministrazione dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini potrebbe dimettersi in occasione dell’assemblea dei sindaci soci in programma il prossimo 5 giugno. E’ uno dei rumors che circolano con insistenza in queste ore, contemporaneamente alla richiesta dello stesso cda di inserire all’ordine del giorno della riunione una dettagliata relazione sulla situazione economica e finanziaria dell’azienda. La richiesta dell’organo di gestione del servizio idrico è del 23 maggio scorso, poche ore dopo che due sindaci componenti dell’assemblea, Fabio Termine di Sciacca e Alfonso Provvidenza di Grotte, chiedevano che i Comuni si pronunciassero sull’azzeramento dello stesso cda, per un “cambiamento radicale – così scrivevano – di una situazione ritenuta ormai non più sostenibile”. Dopo Termine e Provvidenza, altri due sindaci hanno fatto analoga proposta, Margherita La Rocca di Montevago e Giuseppe Cacioppo di Sambuca di Sicilia. Settimio Cantone e gli altri componenti del cda hanno chiesto e ottenuto che la loro relazione fosse inserita al primo punto dell’ordine del giorno, prima dell’esame delle proposte di azzeramento. Nessun altro sindaco si è poi pronunciato ufficialmente. Le quote dei Comuni soci fino a pochi giorni fa consentivano al consiglio di amministrazione in carica di dormire sonni tranquilli, ma le ultime vicende potrebbero avere stravolto le forze in campo, per cui il voto alle proposte di azzeramento sarebbe quanto mai incerto. “Io penso che piuttosto che farsi mandare via – ci dice Provvidenza, che fino a un anno fa presiedeva l’assemblea dei sindaci – il consiglio di amministrazione stia seriamente pensando di giocare d’anticipo e dimettersi”. Nei giorni scorsi l’organo presieduto da Settimio Cantone ha diffuso una nota riferendo che illustrerà una dettagliata relazione sulla situazione economica e finanziaria dell’azienda, “con l’obiettivo – ha scritto – di informare in modo puntuale e trasparente i soci”. Nessun riferimento all’azione dei sindaci “ribelli” che li vogliono mandare a casa. Ma un richiamo all’appello che il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro ha rivolto al governo regionale di commissariare Aica a seguito dell’atto di pignoramento disposto da Siciliacque nei confronti di tutti i Comuni soci: “Non ostacoleremo in alcun modo il percorso ipotizzato dal sindaco Cuffaro – scrive il ccda – bensì lo agevoleremo con senso di responsabilità istituzionale, nella speranza che tale scelta possa finalmente portare a una soluzione concreta e sostenibile”. Di un intervento della Regione Siciliana per salvare l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini, Settimio Cantone avrebbe parlato anche in tempi non sospetti, riferendosi alle difficoltà finanziarie riguardanti soprattutto i debiti con Sicilacque, non risolvibili attraverso attività proprie della consortile.