RANDAGI A SAN CALOGERO, LA DISAVVENTURA DI UNA FAMIGLIA. UN BRANCO VIVE NELLA PINETA IN UN VECCHIO RUDERE

Il fenomeno delle aggressioni da parte di cani randagi è costante. Diversi casi sono stati segnalati nei quartieri della Perriera e Isabella. Una coppia che voleva gustarsi una passeggiata a San Calogero ha vissuto momenti di terrore. Questa l’avventura narrata direttamente dalla coppia e accaduta ieri sera intorno alle 21.00.

“Mi trovavo in giro con mia moglie e avendo deciso di andare a prendere una boccata d’aria a San Calogero, saliamo e parcheggiamo l’auto davanti alla pineta, grosso modo a metà della strada. Vista la bella serata scendiamo dall’auto e decidiamo di arrivare a piedi in prossimità della postazione anti incendio alla curva, per ammirare il panorama della costa. A circa 20 metri dalla postazione spuntano dal nulla, dal buio della pineta, dietro a noi un paio di grossi cani che ringhiando si avvicinano minacciosi. Preoccupato più per mia moglie decido di andare avanti verso la postazione, avendo tra noi e l’auto quei due cani che abbaiavano furiosamente e nonostante le mie grida non andavano via. Andando avanti, da dietro la curva che scende spuntano atri grossi cani i quali si parano davanti e anche loro cominciano a ringhiare e ad abbaiare furiosamente. Ho gridato e tirato verso di loro qualunque cosa avevo a portata di mano, ma non scappavano, anzi a loro si sono uniti altri cani che nel frattempo sbucavano dalla medesima curva. Sono stati momenti di vero terrore, che fortunatamente hanno avuto fine quando un’altra auto transitando da quella strada si è fermata e gli occupanti (una giovane coppietta) ci hanno fatto salire in macchina e ci hanno accompagnati alla nostra auto”.

Il nostro lettore stamattina è passato dalla zona per vedere se i cani randagi soffero ancora in zona.  “Con mia grande sorpresa ho constatato che abitano praticamente nella pineta, in un vecchio rudere abbandonato, e li qualcuno li nutre, perchè ho visto fuori nella pineta vasche e vaschette varie con cibo per cani. Ho pure scattato alcune foto di alcuni cani che molto diffidenti, e digrignando i denti, stavano a guardarmi, è ho anche notato che nella zona oltre ai numerosi cani adulti sono presenti anche moltissimi cuccioli e cuccioloni”.

“E’ possibile che nessuno (assessori, sindaco etc.) si sia reso conto della pericolosità di un numeroso branco di randagi in libertà per una pineta che mi dicono sia frequentatissima di giorno e spesso anche di sera?”

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