OSPEDALE: PACE NON TEME OLIVIERI E RINCARA LA DOSE

Il sindaco Carmelo Pace non ci sta, e replica al direttore generale dell’Asp di Agrigento, Salvatore Olivieri. In mattinata Pace ha inviato  una lettera al Direttore Generale dell’ASP relativa ad alcune precisazioni sulle problematiche inerenti il presidio ospedaliero di Ribera. La riportiamo di seguito:

“Egregio Direttore, torno a scriverle in riferimento alla sua dichiarazione, appresa a mezzo stampa, che segue la missiva scritta dal sottoscritto alcuni giorni fa relativa alle problematiche e alle prospettive future inerenti il presidio ospedaliero di Ribera. Con la suddetta dichiarazione, riportata sul Giornale di Sicilia del 30 luglio 2011, lei afferma che “Sfido il sindaco Pace a dire con precisione cosa avrei potuto fare e non ho fatto”. Premesso che la finalità della mia missiva alla quale faccio riferimento sopra non è certo quella di lanciare sfide, ma di porre l’attenzione dovuta ad una problematica importante come quella degli ospedali di Ribera e Sciacca, mi preme tornare a scriverle, non tanto per “accettare la sua sfida”, ma perché, alla luce della sua dichiarazione, mi sembra opportuno evidenziare i motivi che mi hanno portato a segnalare che “le esigenze riguardanti l’intero Distretto Sanitario, il presidio ospedaliero di Ribera, nonché quello di Sciacca, rimangono inascoltate e continuano a riscontrare disattenzione da parte dell’ASP di Agrigento e dal Direttore Generale il dott. Salvatore Olivieri”. Le situazioni nel dettaglio: • Cardiologia: è stata declassata a struttura semplice, con i medici non di ruolo, ma tutti incaricati; • Laboratorio analisi: funziona solo parzialmente, mentre tutti gli esami vengono mandati a Sciacca compresi quelli considerati d’urgenza. A tale scopo sono stati comprati degli apparecchi che dovrebbero consentire al pronto soccorso di potere effettuare prelievi d’urgenza, ma che creano un problema di competenze in quanto non spetta agli infermieri effettuare esami di laboratorio; • Chirurgia: ha visto una progressiva riduzione dell’utenza in quanto non si potrebbero effettuare interventi di medio alta complessità per un non chiaro rischio clinico, ma anche gli interventi di colecisti con la laparoscopia non si possono effettuate perché è stato richiesto da diversi mesi la sostituzione dell’apparecchiatura usurata (assieme ad altri strumenti) e non acquistata e i pazienti vengono dirottati a Sciacca o preferiscono andare in clinica privata. Ancora: la chirurgia è stata declassata a struttura semplice e invece che cinque medici ne sono previsti solo tre che dovrebbero garantire due reperibilità al giorno. Di conseguenza nessuno si dovrebbe mettere in ferie e tutto questo in una chirurgia che nonostante questa carenza di organico continua a espletare tutti i servizi; . Infine: per quanto riguarda l’unità operativa complessa di medicina sono stati tagliati ben dieci posti letto. Queste sono alcune problematiche – per non parlare delle tante altre inefficienze giornaliere – che attualmente si riscontrano presso il presidio ospedaliero di Ribera, Alcune delle quali mi hanno spinto a scrivere ancora una volta all’assessore Russo, alla sua persona, ai Parlamentari nazionali e regionali, al presidente Lombardo e al Prefetto di Agrigento; alcune delle quali hanno spinto il sottoscritto e tutta la Giunta Comunale a stilare un documento politico inviato anche alla sua persona; alcune delle quali nei mesi passati hanno prodotto – e purtroppo continuano a produrre – allarmismo tra la popolazione dell’intero territorio. Augurandomi che in futuro non sia più necessario mettere su carta problematiche così importanti che continuano ad essere irrisolte o che non sia più necessario accettare “sfide” come se la salute dei cittadini fosse riconducibile ad una gara sportiva.

 

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