Il rifiuto di pagare il pizzo sarebbe il movente, secondo i carabinieri, dell’agguato scattato mercoledì sera al farmacista Claudio Miceli, proprietario di una farmacia a Palma di Montechiaro e presidente di FerdFarma di Agrigento.

Due i colpi di pistola esplosi da distanza ravvicinata da due sicari che viaggiavano in sella ad una moto di grossa cilindrata in direzione del  professionista, che era in viaggio alla guida della sua auto sulla strada statale 115 tra Palma di Montechiaro e il quartiere del Villaggio Mosè.

“Mi viene la pelle d’oca al solo ricordo degli spari –  ha detto il farmacista al collega de La Sicilia – sentivo le pallottole che entravano nella carrozzeria, una sensazione allucinante”.

Mentre le indagini dei carabinieri continuano senza sosta, la prima risposta dello Stato è stata quella di assegnare al farmacista un servizio di tutela.

“La paura c’è per me e la mia famiglia – continua il farmacista – attualmente sono sotto tutela, e aspetto l’inizio della prossima settimana quando si riunirà il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che all’ordine del giorno ha l’istituzione della scorta per me e per i miei familiari. Spero mi lascino la scorta almeno fino al momento che si farà luce sull’episodio”.

“Io ho rifiutato di pagare il pizzo – conclude Miceli- ho detto subito no, e ritornerei a farlo. Ci sono le Forze dell’Ordine che ci proteggono nella giusta maniera, io ho grande fiducia nello Stato”.

 

Foto concessaci da www.agrigentoflash.it

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