MANGIACAVALLO: “CARO SIMONE DI PAOLA, BRUCIA LA TESSERA DEL PD E FACCIAMO INSIEME LA BATTAGLIA PER LE TERME”

Sulle terme, chiuse ormai da parecci mesi, si apre un acceso confronto tra Simone Di Paola e Matteo Mangiacavallo. Ma la Regione continua il suo silenzio, specie sll’esito del bando per l’affidamento delle struttre termali

La scambio di opinioni tra il consigliere comunale del Pd, Simone Di Paola, e il deputato regionale saccense Matteo Mangiacavallo, si arricchisce ancor di più. Questa volta è il deputato grillino a rispondere a Simone Di Paola.

Caro Simone, diversamente da te che sei nato e cresciuto nel mondo della politica e, te lo auguro se è un tuo desiderio, probabilmente aspiri a rimanerci ancora a lungo, io non sono un politicante di mestiere ma cerco di svolgere il ruolo che la gente ha voluto affidarmi nel miglior modo possibile, rispettando il patto di onestà e coerenza sottoscritto con gli elettori.

Dopo quasi tre anni di mandato, ahimè continuo a non comprendere il politichese, cui credo essere pure allergico, ma di questa allergia mi libererò prima o dopo aver completato il mio secondo e ultimo mandato. Questa è una certezza. Sarò pure il “massimo riferimento” saccense presso la Regione Siciliana, sono però un deputato di minoranza che comunque certamente è qualificabile come seria, responsabile, propositiva e costruttiva, unica vera opposizione nell’ARS a un governo di maggioranza riconducibile al tuo partito di appartenenza, il PD.

I deputati regionali sono equiparabili ai consiglieri comunali e, come i consiglieri comunali, per svolgere il loro lavoro hanno una serie di strumenti a loro disposizione come ordini del giorno, mozioni di indirizzo, interrogazioni, interpellanze e richieste di accesso agli atti. Dai consiglieri comunali ci differenziamo per l’ambito di applicazione e per la facoltà di legiferare. Se anche tu, come già fatto da altri politicanti saccensi, riduci il mio contributo alla lotta per la salvaguardia delle Terme di Sciacca soltanto alla presentazione di qualche ordine del giorno o interrogazione, credo non ti sia documentato abbastanza.

Sicuramente ti sei perso tutte le mie partecipazioni a incontri istituzionali e non, le mie richieste di audizione e tutti gli interventi normativi che ho proposto in ARS per la soluzione del problema; gli emendamenti da me presentati saranno ormai una decina, quello sui lavoratori stagionali è stato pure approvato, e ci sono pure DDL in cantiere. Mi rendo conto quanto te che tutto questo non è sufficiente e ne prendo atto. Prendo come un valido consiglio che per interloquire con il governatore Crocetta, con la giunta regionale e con il gruppo parlamentare del PD, il partito di maggioranza di governo di cui tu fai parte e che rappresenti a Sciacca, non serve il dialogo ma occorrono gesti eclatanti. Riferirò al mio gruppo parlamentare che con il PD, che con gli assessori del PD e che con il Governatore della Regione del PD è impossibile condurre civilmente qualunque discussione e che sarà presto necessario occupare commissioni e banchi d’aula, salire sui tetti o scalare Palazzo dei Normanni pur di essere ascoltati.

E’ importante che anche tu riconosca che i rappresentanti regionali che voi del PD avete portato al governo siano politicamente inadeguati, incapaci e, tra un’improvvisazione e l’altra, risultano assenti o disattenti alle questioni che arrivano dai territori, Terme di Sciacca in primis. Devo però farti presente che noi del M5S siamo solamente 14 su 90 e, a prescindere da tutti i gesti eclatanti che possiamo riuscire a fare, rimaniamo una voce nel deserto, spesso inascoltata e snobbata, utile soltanto a smascherare quella politica, oggi rappresentata dal PD a livello regionale e nazionale, che antepone gli interessi di pochi a quelli della collettività.

E nonostante siamo una minoranza che può incidere poco e che spesso viene messa a tacere, ti posso garantire che, senza il M5S, la norma che concede oggi ai 27 Comuni della provincia di Agrigento uno spiraglio per potersi liberare dalla Girgenti Acque non sarebbe legge. I dieci voti del M5S in quella seduta si sono aggiunti a 22 di minoranza, mentre pezzi di maggioranza di PD e Lista Crocetta, eccezion fatta per il solo Panepinto, votavano contro.

Fossi stato del PD mi sarei vergognato come un ladro. E di quella legge per l’acqua pubblica il PD, che sostieni e cui appartieni, ha bocciato in aula la gestione esclusiva con enti di diritto pubblico, aprendo di fatto la gestione anche ai privati, e ha cancellato i 50 litri garantiti per ogni cittadino che impedivano ai gestori i distacchi idrici. Adesso, il Consiglio dei Ministri, del tuo PD ha completato l’opera impugnandola.

Voglio ricordarti che è del PD l’assessore Baccei, inviato da Roma per commissariare la Sicilia, il quale unitamente a Crocetta non sa dove mettere le mani quando si parla di Terme o forse lo sa benissimo ma se ne disinteressa totalmente.

Appartiene al PD anche l’attuale assessore alla sanità, al quale dobbiamo rivolgerci per le soluzioni dei problemi che attanagliano il nostro ospedale. Ma voi del PD li avete mai interpellati ? Gli avete mai telefonato? Possedete il loro numero di telefono? Mi chiedi di oppormi al tuo partito e ti assicuro che continuerò a farlo. Col M5S ci opporremo alle scelte scellerate volute dal vostro segretario nazionale, Renzi, “nominato” alla guida del governo nazionale. Ci opporremo alla “Buona Scuola” che ridicolizza la scuola pubblica, allo “Sblocca Italia” che consente di trivellare i nostri mari e ai recentissimi decreti grazie ai quali ci ritroveremo in Sicilia ben 6 inceneritori e tumorifici.

Ci opporremo, caro Simone, al tuo PD che sta distruggendo l’Italia e la Sicilia portandole al collasso. Avremo bisogno però del tuo aiuto, della tua capacità critica e della tua indole ribelle.

Occorre che tu ti faccia portavoce presso il partito che ancora rappresenti , del malcontento della gente di Sciacca. Occorre che convochi i tuoi interlocutori regionali e nazionali per invitarli a cambiare registro e, se non ti ascoltano o fanno finta di non sentirti, come fanno con il M5S, devi salire sui tavoli, occupare le segreterie e arrampicarti sui tetti della sede di Via Sant’Andrea delle Fratte a Roma , assodato che i metodi civili con voi del PD non funzionano.

Se dimostrerai a me e alla gente che esistono persone del Partito Democratico diverse da quelle che sinora lo rappresentano, sono pronto a fare fronte comune con te. Non si può essere del PD ad intermittenza. Se non si condividono le scelte nazionali e regionali bisognerebbe cambiare aria invece che sciorinare un politichese che non capisco né io né la gente. Come si fa a stare dentro il PD e dichiararsi contrari alle trivellazioni, alla privatizzazione dell’acqua e agli inceneritori e all’IMU agricola, lottare per una scuola e una sanità pubblica e finanche per le Terme di Sciacca quando i tuoi rappresentanti regionali e nazionali navigano nella direzione opposta?

Al tuo posto avrei lasciato il partito da un bel pezzo, per non confondere le idee alla gente e per non mantenere uno status ambiguo e contraddittorio. Come inesperto di politica mi permetto di osservare che oltre a sputare nel piatto in cui mangi non dovresti neppure parlar male dell’NCD. Con questo partito il tuo partito governa l’Italia e si sta facendo accordi per continuare a governare la Sicilia. Non accada mai che un giorno anche tu dovessi chiamare Alfano per sollecitare Crocetta, sarebbe quanto meno imbarazzante. A volte penso che per risolvere i problemi della Sicilia basterebbe poco ma visto che i problemi sono seri servirebbe gente seria.

Il PD sta indubbiamente governando male e a noi non resta che fare il nostro lavoro di minoranza e di opposizione che talvolta può condividere qualche spunto ma non può condividere una linea che sta traghettando la Sicilia tutta, inclusa Sciacca, verso il fallimento. Se senti i tuoi “compagni” di partito, anche se dei veri “compagni” si è persa ogni traccia, digli di affrontare seriamente la soluzione dei problemi, digli che in tal caso troveranno anche il M5S a sostenerli, ma se non riescono a farlo, chiedigli di farsi da parte che siamo pronti a farlo noi.

A te, caro Simone, rivolgo un invito, dissociati da un partito che evidentemente non ti appartiene. Vediamoci nel piazzale delle Terme e compiamo insieme un gesto eclatante: bruciamo la tua tessera del PD. Fugato ogni dubbio che tu non stia facendo il solito giochetto politico, faremo fronte comune per la soluzione di questo e di altri problemi che attanagliano la nostra città ma che, purtroppo, nella sfera decisionale appartengono al tuo PD.

Per convincere me e il resto dei saccensi che sei opposizione al partito che rappresenti ci vogliono poche chiacchiere e gesti concreti, gli stessi che tu mi hai esortato a compiere. Dal canto mio mi impegnerò con tutte le forze a mia disposizione per la soluzione dei problemi della mia Sciacca e della mia Sicilia, nonostante il tuo PD, e nonostante il tempo perso a scrivere questa lettera.

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