L’EX MATTATOIO POTREBBE ESSERE LA SEDE IDEALE PER LA POLIZIA MUNICIPALE

Il countdown si riduce sempre più e la Polizia Municipale si trova ancora senza una sede alternativa a quella in cui da anni opera, cioè al primo piano dell’ex Motel Agip. Il prossimo 20 dicembre è fissata l’ennesima udienza e il Comune deve comunicare al giudice proposte concrete. C’è lo sfratto da parte della Terme di Sciacca Spa e la Polizia Municipale deve lasciare i locali.

Ancora oggi non c’è alternativa, ma parrebbe orientamento dell’Amministrazione comunale emettere un bando per la ricerca in affitto di locali in grado di avere una superficie tale da essere idonea alle esigenza della Polizia Municipale.

E’ ovvio che la proposta di affittare locali ha un onere non indifferente per le casse comunali. E allora bisognerebbe guardare oltre e pensare ad un investimento che possa avere il duplice aspetto: garantire alla Polizia Municipale una sede definitiva e duratura nel tempo, ed evitare che il Comune continui a spendere somme per affitti per locali di provati.

Una soluzione ideale potrebbe essere la sistemazione dell’ex Mattatoio. Una sede ideale che consente anche di avere il parcheggio interno e custodito per i mezzi. L’ex Mattatoio sarebbe una sede facilmente raggiungibile per gli utenti che non avrebbero problemi di ricerca di parcheggi.

La sistemazione del complesso potrebbe non superare i 300 mila euro. Somma che il Comune potrebbe attingere da un prestito con la Cassa Depositi e Prestiti. Una somma che si ammortizzerebbe in un lasso di tempo ragionevole senza il bisogno di uscite di soldi in affitti. Il Comune avrebbe l’occasione di riqualificare un edificio antico, manterrebbe la memoria del manufatto, eviterebbe di spendere soldi in siti di privati essendo proprietaria di immobili.

In un periodo in cui il Comune raschia il fondo del barile per reperire soldi e aumenta i tagli per far quadrare i conti, perseverare con affitti di locali presi da terzi sarebbe un controsenso. Il contrario, darebbe l’idea di un cambiamento di rotta.

Filippo Cardinale