Il tram muove i suoi primi passi a Palermo. Stamattina l’inaugurazione, durante la quale il primo mezzo è partito dalla stazione Notarbartolo. Presenti, il ministro dei trasporti Graziano Delrio, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, il presidente Amat Antonio Gristina e il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo. Tantissimi i palermitani accorsi alla stazione Notarbartolo per assistere a quello che in città sembra essere vissuto come un vero e proprio evento: il via ufficiale del tram.

«Oggi festeggiamo questa inaugurazione, motivo di orgoglio perchè la collaborazione tra Stato e Regione può portare fruttuosi risultati», ha detto il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio in occasione dell’inaugurazione. «Dobbiamo ringraziare anche i cittadini che hanno sopportato disagi – ha aggiunto -. Dobbiamo investire sul trasporto su ferro. Questo è il futuro».

«Rivolgo un applauso a questa città che nonostante tutto va avanti. La sua presenza qui è importante. Grazie». Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando alla cerimonia di inaugurazione del tram rivolgendosi al ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio. «Quest’anno sarà ricordato come quello della mobilità sostenibile – ha aggiunto – Palermo è una città mediorientale in Europa. Con il tram mettiamo le ali alle nostre radici».

«Oggi è una giornata in cui si matura un risultato, ovvero che le nostre città devono avere una vivibilità sostenibile. Si tratta di un’opera frutto della collaborazione preziosa tra Comune, Regione e Governo», ha affermato il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, presente all”inaugurazione del tram. L’opera che consta di quattro linee, ha avuto un costo di 322 milioni. Solo 87 a carico del Comune finanziati con un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, resto della somma è stata coperta grazie a fondi europei. In corso, intanto, le proteste dei cittadini che si sono ritrovati insieme al deputato di Forza Italia Vincenzo Figuccia per dire «no» al provvedimento.

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