DISAGIO GIOVANILE, DELIBERTO: “FINALMENTE L’AMMINISTRAZIONE APRE GLI OCCHI” E INVOCA “SOLUZIONI BIPARTISAN”

“Finalmente, un intervento da parte di un membro di quest’ Amministrazione, dopo l’ennesima rissa, che ormai quasi ogni fine settimana accade nel nostro centro storico, il quale fa un appello ai giovani “di divulgare, un modo come divertirsi con moderazione e rispetto verso il prossimo”. Lo dichiara il conisgliere comunale del Pd, Cinzia Deliberto, che, però, lancia frecciate all’Amministrazione.

“Finalmente ci si accorge che i giovani saccensi vivono “ il disagio giovanile”? Più volte in questi mesi ho ritenuto opportuno non a caso, intervenire chiedendo all’Amministrazione di prendere in seria considerazione il problema del disagio giovanile, ma nessuna iniziativa è mai stata portata avanti. Come se le difficoltà dei giovani siano problemi che appartengano solo alla nuova generazione, non toccando minimamente l’intera comunità”.

Il problema sul disagio giovanile è diventato “tanto grave – continua Deliberto – che nessun rappresentante politico può esimersi da non prenderlo seriamente in considerazione, soprattutto calandosi in una realtà locale che offre ben poco ai nostri giovani. L’Amministrazione in questi mesi è stata completamente assente non ha pensato alla realizzazione di nessun progetto che veda la cooperazione di tutti gli assessori, per cercare di risolvere il problema del disagio giovanile che a questo punto deve diventare d’interesse generale”.

Per Cinzia Deliberto, il delicato tema deve passare attraverso “un coinvolgimento “ bipartisan”, nel quale gli assessori allo sport, cultura, spettacolo,alle politiche sociali, istruzione, tutela dell’ambiente, insieme al consiglio , collaborino per trovare delle soluzioni, che servano nella tempestività, alla realizzazione di servizi e interventi nella quale i giovani diventino gli attori principali”.

“Un’ amministrazione- conclude Deliberto- che finalmente guardi con gli occhi dei giovani, il futuro da realizzare, rendendo questa realtà locale, il posto da dove partire e non da lasciare”.

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