CRISI OLIVICOLTURA: LE RICHIESTE DEI PRODUTTORI

Paolo Mandracchia, dell’Unione Produttori Olivicoli Sicilia, denuncia oggi la grave assenza, nella Legge di Stabilità, di adeguate risorse nel Fondo di Solidarietà Nazionale per sostenere l’olivicoltura all’indomani di una stagione drammatica, con un calo record della produzione dovuto al susseguirsi di eventi atmosferici estremi. Il settore olivicolo e l’agricoltura in genere stanno attraversando un momento di grande difficoltà, un comparto che secondo le organizzazioni professionali di categoria viene trascurato dalla politica.

Siamo stanchi – dice Mandracchia – delle promesse e dello scaricabarile tra le istituzioni, vogliamo i fatti. Nonostante le ripetute e motivate richieste, la prima lettera che ha scritto il nostro Presidente Granieri al ministero risale al 9 marzo u.s. subito dopo le gelate, non sono arrivate adeguate risposte. italiano”.

Le criticità evidenziate sono molteplici, dalle contraffazioni alla prepotenza di alcune multinazionali all’invasione di olio tunisino a dazio zero, fino ai cambiamenti climatici che provocano eventi estremi sempre più frequenti.

Per rilanciare il settore – dice Mandracchia – servono una strategia nazionale e investimenti rilevanti per realizzare nuovi impianti e aumentare la produttività nazionale, così come è stato fatto da altri Paesi nostri competitors. La politica deve rendersi conto che l’olio non solo è un prodotto simbolo del made in Italy e un tesoro di biodiversità, ma anche un settore strategico per il presidio del territorio e per l’occupazione, con oltre 400mila aziende agricole specializzate””.

Lo scorso 8 gennaio in occasione di una manifestazione presso il Ministero delle Politiche Agricole per protestare contro la manovra varata dal governo, una delegazione è stata ricevuta dal ministro delle Politiche agricole e forestali Gian Marco Centinaio. Nel corso dell’incontro è stata presentata una piattaforma “Salva-olio” contenente una serie di proposte per il rilancio del settore, dalla realizzazione di un Piano olivicolo nazionale 2.0 alle risorse per il Fondo di solidarietà nazionale, dagli interventi per l’emergenza Xylella alla difesa del panel test, passando per la riforma dei reati alimentari, l’obbligo della registrazione telematica degli oli commercializzati, trasparenza sulle etichette e maggiori controlli sulle importazioni.

Ieri pomeriggio, dopo il nuovo incontro presso il Ministero dell’Agricoltura, sono stati ribaditi alcuni concetti già esplicitati nel precedente incontro, risulta assolutamente necessario per rilanciare un asset strategico del settore agroalimentare – ha spiegato David Granieri presidente Unaprol – Consorzio olivicolo italiano, presente all’incontro – Il ministro Centinaio è stato disponibile e si è assunto impegni specifici sul piano Salva-olio, ora aspettiamo i fatti concreti e le risorse per i danni provocati dalle gelate e per la Xylella. Per ottenere risultati rapidi è necessario che ci siano anche prese di posizione decise a Bruxelles e la fattiva collaborazione delle Regioni.

La “Unione Produttori Olivicoli Sicilia, Organizzazione di Produttori del settore olivicolo” aderente all’Unaprol, ha partecipato con una delegazione all’ iniziativa promossa dall’Unione Nazionale, siamo convinti dell’operato del Presidente Granieri, riteniamo che il Governo sia in dovere di dare una risposta al mondo olivicolo.

I nostri olivicoltori – conclude l’ex assessore comunale Mandtacchia – non possono subire permanentemente l’ assedio della concorrenza sleale che mette a rischio la sussistenza delle imprese agricole, vorremmo capire come si possa commercializzare una quantità così ingente di olio Italiano se nella campagna olearia appena conclusa si è registrato un forte calo di produzione che non risulta sufficiente a garantire il consumo italiano”.