Concorso ai Centri per l’Impiego: il CGA dà ragione al giovane riberese penalizzato per “troppi documenti”

L’assessorato aveva giudicato “inidonea” la documentazione inviata via PEC, sostenendo che fosse troppo numerosa e difficile da esaminare.

Una vicenda paradossale ha segnato il concorso regionale per 407 posti nei Centri per l’Impiego. Il Dott. N.D.R., originario di Ribera, inizialmente inserito tra i vincitori per il profilo di “Istruttore – Operatore mercato del lavoro”, era stato retrocesso tra gli idonei non vincitori dopo i controlli sui titoli. L’Assessorato aveva giudicato “inidonea” la documentazione inviata via PEC, sostenendo che fosse troppo numerosa e difficile da esaminare.

Assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, il candidato ha presentato ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana. L’11 novembre 2025 il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto le censure, chiarendo che eventuali difficoltà nell’esame dei documenti non potevano esonerare l’Amministrazione dall’obbligo di un’istruttoria accurata sui titoli autocertificati.

Il 14 novembre il Presidente della Regione ha recepito il parere del CGA, annullando i provvedimenti contestati e imponendo una rivalutazione della documentazione. Per il giovane riberese si apre così la strada verso la conferma del punteggio originario e la ricollocazione tra i vincitori.

Un caso che ha acceso il dibattito sulla trasparenza delle procedure concorsuali e sul peso della burocrazia, diventando simbolo di come la giustizia amministrativa possa correggere storture che rischiano di minare la credibilità delle istituzioni.