AUMENTO TARIFFA ACQUA. I PARLAMENTARI MARIA IACONO E ANGELO CAPODICASA SCRIVONO ALLA GIRGENTI ACQUE
I sindaci hanno formalmente chiesto al Commissario Straordinario dell’ATO Idrico di essere convocati in via di urgenza per affrontare il tema degli aumenti tariffari
I parlamentari nazionai del Pd, Maria Iacono e Angelo Capodicasa, in relazione all’aumento del 10% della tariffa dell’acqua, hanno scritto una lettera alla Girgenti Acque.
E’ un temache interessa la collettività e che tocca direttamente le tasche dei cittadini sul bene primario irrinunciabile. Pubblichiamo integralmente la lettera.
Interpretando il disagio ed i sentimenti di ansia e di apprensione di molti utenti, in relazione all’allarmante situazione della gestione integrata del servizio idrico che in questi giorni sta registrando i primi impatti dell’aumento del 10% in bollettazione delle tariffe, con evidenti drammatiche ricadute sui bilanci familiari di decine di migliaia di agrigentini, già da tempo esasperati da una crisi finanziaria mai vissuta nella storia recente del nostro Paese, con la presente veniamo a proporVi un incontro con una nostra delegazione per affrontare le questioni di carattere sociale, amministrativo e tecnico che da questa situazione derivano .
Gli aumenti adottati in questi giorni, sarebbero consequenziali ad una deliberazione che di recente avrebbe adottato il Commissario straordinario dell’ATO Idrico AG , segnatamente la n° 10 del 29/04/2013, ai sensi della deliberazione n° 585/2012/R /IDR dell’Autorità per l’energia ed il gas (AA.E.G.), la cui legittimità sarebbe stata formalmente contestata da taluni Sindaci della Provincia di Agrigento (in primis dal Sindaco del Comune capoluogo), essendo stato rilevato come il disposto aumento delle tariffe avrebbe dovuto essere subordinato, intendendolo come atto propedeutico a tale aggiornamento tariffario, dalla consegna di tutte le reti dei Comuni ricadenti nell’ATO idrico AG 9, cosa che non è ancora accaduta.
E’ stata altresì eccepita, segnatamente dal Sindaco di Sciacca, l’inammissibilità di tale deliberazione in ragione del fatto che l’ente gestore, a far data dal 31/12/2012, trasgredendo alla normativa vigente (art. 2.6.1 del Regolamento di Utenza approvato in data 30/11/2011 con deliberazione n° 4), avrebbe applicato alle utenze domestiche la fatturazione di un consumo minimo impiegato. Parallelamente ci permettiamo di evidenziare come la società Girgenti Acque abbia ripreso, con continuità, la pratica dei distacchi dei contatori e dunque della sospensione nella erogazione idrica alle famiglie presuntivamente dichiarate morose, ingenerando disagi palesi alle famiglie che vivono in uno stato di bisogno e che si vedono così private di un servizio essenziale volto a soddisfare un bisogno primario qual’é quello dell’acqua potabile.
In tal senso i Sindaci hanno formalmente chiesto al Commissario Straordinario dell’ATO Idrico AG 9 di essere convocati in via di urgenza per affrontare il tema degli aumenti tariffari ed hanno diffidato la Girgenti Acque s.p.a. a procedere alla sospensione delle fatture emesse, ad annullare e ridefinire gli importi ed a sospendere i distacchi attualmente in corso, per verificarne la legittimità e l’opportunità. Alla luce degli innumerevoli disagi che vivono le nostre popolazioni, un diverso atteggiamento di Girgenti acque nell’affrontare il problema, apparirebbe incomprensibile e non confacente alla complessità e, se ci si consente, alla drammaticità della congiuntura economico sociale che la nostra terra si trova a vivere. Il che ci farebbe temere molto seriamente per le conseguenze che potrebbero scaturire dallo stato di esasperazione e di sempre crescente insofferenza di centinaia di migliaia di famiglie.
Riteniamo che dinanzi a questa situazione nessuno possa esimersi, per la parte di competenza, dal dare il proprio contributo per la soluzione dei problemi di rilevante impatto sociale, tanto più in un ambito, quale quello del servizio idrico, che lambisce diritti costituzionalmente garantiti. Auspichiamo pertanto di poterVi incontrare, prima possibile, con una nostra delegazione al fine di potervi esporre le nostre preoccupazioni, avere delle delucidazioni, approfondire le questioni che abbiamo succintamente esposto sopra, chiarire i punti controversi e rasserenare così le nostre popolazioni. In attesa di un cenno di riscontro, salutiamo cordialmente.