Sanità, Catanzaro: “Digitalizzazione in ritardo, e adesso le critiche a Schifani arrivano anche dal suo stesso partito”

L’esponente Pd fa riferimento alle dichiarazioni di Tommaso Calderone, componente Commissione parlamentare per l’insularità, che parla in modo netto di ‘sanità siciliana peggiore d’Italia’ ed invita il governatore a verificare il lavoro dei manager”

“La trasformazione digitale della sanità che in altre regioni è già realtà oggi in Sicilia è in netto ritardo, con gravi responsabilità dell’attuale e del precedente governo regionale. Ci sono gravi responsabilità politiche ed a certificarlo non sono solo i cittadini, ma anche autorevoli esponenti dello stesso partito di Schifani, come Tommaso Calderone, componente Commissione parlamentare per l’insularità, che parla in modo netto di ‘sanità siciliana peggiore d’Italia’ ed invita il governatore a verificare il lavoro dei manager”. Lo dice il capogruppo all’Ars del Partito Democratico, Michele Catanzaro, in riferimento alle dichiarazioni delle scorse ore del presidente della Regione Renato Schifani, intervenuto ad un incontro della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere.

“Che la digitalizzazione della sanità sia fondamentale non ci sono dubbi – aggiunge – ma pensare di diventare un modello d’eccellenza nascondendo i problemi e le emergenze di oggi sotto il tappeto significa offendere i siciliani che da anni sono costretti a recarsi in altre regioni per avere servizi sanitari efficienti e che vorrebbero soluzioni nell’immediato. La sanità siciliana è bocciata su tutti i fronti e il governo Schifani appare incapace di imprimere un cambio di passo”.

“Il refrain del governatore – conclude Catanzaro – non incanta più nessuno, dal 2022 sulla sanità è un continuo ‘copia e incolla’: obiettivi, programmi, ambizioni, assunzioni, investimenti. Solo slogan. Ma nel frattempo veniamo travolti da scandali, disservizi e inefficienze”.